BERGAMO - FORTITUDO, IL PREPARTITA
E' poi anche la dura vita di chi vuole scrivere di basket e spesso deve inseguire le manovre di mercato, quella che tocca: nomi, nomi, rendendo difficile intuire quali siano credibili e quali invece fake news, sapendo che non se ne uscirà mai fuori. E se in Virtus Ramagli sta facendo capire che, a breve, si autotessererà per giocare e tamponare le assenze, in Fortitudo tra voci e sussurri ci potrebbe essere, a breve, una rivolta di quei (pochi) giocatori europei che non sono stati associati al biancoblu, fosse anche solo per un “pare che”. Eppure, la situazione fortitudina non è poi tanto male, a vedere una classifica che parla di primo posto. Ma, a leggere i commenti senza guardare, appunto, la classifica, ci sarebbe da chiedersi se nelle prossime settimane ci si giocherà la leadership o la salvezza dalla B. In ogni caso, Okereafor è il nome caldo di questi giorni.
E' il triste destino della Coppa Italia: se la vinci, tutti contenti ma non interessa a nessuno. Se non la vinci, non interessa a nessuno ma sono tutti contrariati. Nessuno vuole essere più realista del re, e dire che tutto va bene, che McCamey è pronto per giocare 48' a Golden State e che ad ogni gara si vede del basket champagne da fare invidia a Gigi Maifredi. Ma allora, o il livello della A2 è tale per cui anche una squadra con uno scappato americano può stare in testa, o forse le cose non vanno poi così a rotoli. Quindi, servirebbe un po' di equilibrio: è possibile, dato che ormai la figura del coach è divisoria come mai in precedenza, o semplicemente si sta dando troppa importanza ai contestatori da social, visto che poi al Palasport non è che si debba transennare la panchina per evitare il contatto con i presunti milioni di insoddisfatti? Chissà.
Bergamo, quindi. Ultimo posto in coabitazione, 4 vittorie fin qui, e pagnotta durissima che ha portato al recente esonero di coach Ciocca per portare in panchina l’eterno Giancarlo Sacco. Oltre all’arrivo di Marco Laganà, appena prelevato dalla doppia di media che produceva a Latina, e che dovrà subito capire cosa fare per risollevare le sorti degli orobici. All’andata non fu una gran Fortitudo, 68-62 con Legion miglior marcatore (con tanti tiri), e comunque, quando dall’altra parte dicono stiamo per giocare otto finali, allora si deve stare attenti a prescindere. A Hollis, americano arrivato da poco e che qua ricordiamo perché era in quella Brescia: 16+8, quasi il 60% da 3, e insomma voglia di fare grandi cose. Al tiro di Giovanni Fattori, quasi 14 di media, e ad una squadra, in generale, che perde molti palloni ma che, soprattutto, sa di non avere più tanto margine di errore, tutto qua.
Si gioca domani alle 20.30. La Fortitudo spera di recuperare capitan Mancinelli.