Eurolega ed Eurocup sono sospese dal 12 marzo, e oggi si saprà se le competizioni potranno riprendere oppure no. Gli 11 club titolari di licenza A (tra cui Milano) si ritroveranno in videoconferenza e voteranno in merito, dopo che sabato Eurolega ha esposto il protocollo sanitario a una rappresentativa di giocatori, due per squadra di Eurolega. Le rimanenti 7 squadre di Eurolega e le 8 rimaste di Eurocup, tra cui Virtus e Venezia, si adegueranno alla decisione, così come i giocatori, in ogni caso praticamente tutti contrari alla ripresa. In caso di stop definitivo, i giocatori percepiranno l'80% dei loro salari - come da accordo raggiunto tra Eurolega e associazione giocatori. In caso di ripresa, invece, l'85%: la differenza economica è pertanto minima, e forse anche questo può spiegare la contrarietà dei principali attori, oltre alle legittime preoccupazioni sanitarie e di condizione fisica.
Voteranno comunque le 11 società titolari di licenza A: sarebbero contrarie alla ripresa Milano, il Fenerbahce e le due greche. Di sicuro a favore l'Efes - che si è esposto pubblicamente - e il Maccabi. Oggi si vedrà, ma le sensazioni della vigilia danno per molto improbabile la ripartenza.

(foto Darussafaka - Eurocup)

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