Volessimo presentare la partita di domenica tra Fortitudo e Brindisi, potremmo tranquillamente bypassare qualsiasi disquisizione tecnica o agonistica tra i Martino's e i Vitucci's, e fare solo, e soltanto, un ragionamento molto semplice. Per 40', dimenticarsi il Natale, punto e basta. Vero è che nella storia della Effe gli impegni stracittadini si sono sempre patiti nel post che non nel pre (diciamo che le gare dopo i derby non sono quelle con record più positivo, ecco), ma se dal 31 marzo scorso in città si parla solo - o si fa parlare solo - del derby, è chiaro che Brindisi è come uscire alla mattina con la propria sorella per comprare gli ultimi regali di Natale sapendo che, di sera, c'è un appuntamento con Monica Bellucci. Insomma, il rischio è di avere la testa altrove.

In realtà, non ci fosse questa piccola problematica legata agli annessi e connessi del derby, ci fosse la possibilità di asportare una, e solo una vittoria nei prossimi 80', puntare su domenica sarebbe più logico: i pugliesi sono una diretta concorrente per entrare nelle otto, e una vittoria aiuterebbe molto, la Fortitudo, nella ricerca della - ricordiamo, inizialmente non prevista - scalata alle Final Eight di Coppa Italia. Poi ovvio: a sondaggiare, il 101% dei tifosi biancoblu preferirebbe infilzare Teodosic e guardare la kermesse di Pesaro in tv, che non andare in Coppa al prezzo del KO natalizio. Però, razionalmente, la classifica dice questo.

In soldoni: pensiamoci pure, al derby, ma da domenica verso le ore 19.30, ok?

Brindisi, quindi. Per gli amanti dell'araldica, non si tratta della stessa società che fece anche un anno di A1 (81-82), e che come ultimo precedente al Paladozza, contro la Fortitudo, ha un -29 nel novembre 1985. Per curiosità, fu la squadra dove nell'estate 1984 venne scaricato Earl Williams, tanto forte ma pazzo. Il quasi killer di Binelli viaggiò per un po' a 23+18 (ventitre più diciotto) prima di essere tagliato perchè uno che si portava il cocker in allenamento e che in panchina urlava ai compagni siete delle merde era troppo per essere gestito. L'attuale società vive da una decina d'anni nella massima serie, con risultati sempre discreti. 7-5 fin qui il record, quindi pari e patta con la Effe, 3 vittorie esterne, secondo attacco della truppa ma difesa rivedibile: ci sono tre sconfitte però filate per la squadra di Vitucci, che ha i 21 punti di media del capocannoniere Banks, i rimbalzi del confermato Brown, e che farà esordire Dominique Sutton al posto dell'inforunato ex Virtus Martin (che, per la cronaca, andava a 10+6, più o meno). Rivedremo poi Luca Campogrande, una decina di minuti di media fin qua, in una Brindisi che torna a Bologna dopo la gara con la Virtus - e successive polemiche social tra Banks e qualche tifoso bianconero - e inframezzando la settimana con una trasferta germanica. Di certo, non sono potuti stare fermi.

(Foto Valentino Orsini - Fortitudo Pallacanestro 103)

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