POMPEA BOLOGNA

Fantinelli - voto 7 – (11pti, 1/1, 2/3, 2/2) - Fa la voce grossa soprattutto nel break del terzo quarto, dimostrando che non è più tanto consigliabile il battezzarlo da lontano e stoppando quasi come un lungo.
Robertson - voto 5 – (3pti, -, 0/3, 1/4) - Unico a non partecipare alla festa collettiva, nel più classico dei turni di riposo.
Aradori - voto 7 – (18pti, 4/4, 4/5, 2/5) - Lenta crescita, per andare poi a mettersi in proprio con i cesti del definitivo break a inizio ultimo quarto.
Leunen - voto 6,5 – (6pti, -, 0/4, 2/5) - Non è la mano dei giorni migliori, ma anche obnubilato dall’attuale fatica riesce a far fuoriuscire dal cilindro due triple filate che indirizzano e non poco la partita.
Sims - voto 7,5 – (23pti, 3/5, 10/19, -) - Papafranceschizza gli avversari come solito, doppia doppia e ormai non ha nemmeno bisogno di fare notizia.
Stipcevic - voto 6 – (0pti, -, 0/1, 0/2) - Soliti alti e bassi, senza grosse sofferenze ma nemmeno robe da highlights.
Cinciarini - voto 6,5 – (9ti, 1/2, 1/2, 2/2) - Fondamentale in modalità microonde nel primo tempo: non usciranno leccornie, ma anche due sofficini per togliere la fame vanno benissimo.
Mancinelli - voto 7 – (11pti, 0/1, 4/6, 1/1) - Zampate sparse per allontanare le tribune numerate dei cantieri. Arriva anche la tripla, oltre a schiaccione al volo: non è ancora tempo per la sedia a dondolo.
Daniel - voto 6,5 – (5pti, -, 1/1, 1/1) - Difficile non sfigurare davanti ai balzi del titolare, ma mette anche la tripla e piano piano si fa apprezzare.


GRISSINBON REGGIO EMILIA

Mekel - voto 6,5 – (14pti, -, 7/13, 0/2) - Tanto per gli altri, qualcosa per sè, ma non basta.
Johnson-Odom - voto 6 – (15pti, 4/8, 4/7, 1/5) - Scoppia piano piano.
Fontecchio - voto 5 – (8pti, -, 0/4, 2/6) - Troppa esuberanza senza la necessaria precisione.
Upshaw - voto 5,5 – (9pti, 1/1, 1/5, 2/6) - Punti nel finale, poca roba.
Owens - voto 6 – (11pti, 1/2, 5/9, -) – Urla prima, fatica dopo.
Poeta - voto 5 – (0pti, -, 0/2, -) – Scartamento ridotto.
Candi - voto 5 – (4pti, -, 2/3, 0/4) - Nel solco di tanti ex che non mordono il capezzolo che li ha allattati ancora in fasce.
Vojvoda - voto 5,5 – (6pti, 2/2, 2/3, 0/2) – Poco continuo.
Pardon - voto 5 – (2pti, 2/2, 0/2, -) - Ti perdoniamo, và.




VERBA MANENT

Martino - Sapevamo che c’era un po’ di pressione, non solo per la Coppa Italia ma anche per la festa. Quindi sono felicissimo, e ora possiamo fare il bilancio di questa prima parte di stagione. Positivo, molto, perché i bilanci si fanno in base agli obiettivi che ci si pone a inizio anno. Ogni punto conquistato ha dietro il lavoro di tutti, la passione dell’ambiente e della società. Di fronte a qualche sconfitta è fastidioso leggere di eccessive lamentele o commenti negativi, anche se sappiamo benissimo che fa parte del gioco. Non possono essere due partite a condizionare il parere che si ha su una squadra, ma sappiamo che in Italia c’è questa cattiva abitudine del limitarsi a vedere se si è vinto o perso. Ora attenzione al girone di ritorno: continuare su questo ritmo non sarà facile, abbiamo un calendario esterno molto difficile e per questo dovremo essere ancora più bravi, sperando di stare tutti bene per mantenere l’intensità degli allenamenti. Oggi più che la tattica è stato fondamentale l’approccio, la voglia di giocare insieme, quello che ci ha portato ad una gara solida, fino alla spallata dell’ultimo quarto. L’intervallo? E’ stato molto tranquillo, valutando certe piccole cose, ma ero contento di quanto visto fino a quel momento, e sapevo che all’inizio avremmo potuto subire la pressione. Non è stato eccellente, ma all’intervallo ho solo chiesto di continuare perché c’era la possibilità di dare un colpo alla gara. E avere il contributo dei giocatori importanti aiuta. Quando perdi male non sei felice, noi passiamo ore e ore insieme, sto più con loro che con la mia famiglia, e quando devi condividere sconfitte non è semplice. Ma il nostro lavoro ci dice che dobbiamo sempre guardare avanti per vincere le partite successive: forse siamo arrivati ad un certo punto in non buone condizioni fisiche, e quando questo capita viene a mancare la prestazione individuale. E noi, che non abbiamo rotazioni infinite, lo soffriamo: come dimostrato oggi, abbiamo bisogno di tutti. Quello che a volte mi fa arrabbiare è che un giudizio non può cambiare dopo sette giorni, i giocatori ci tengono sia quando vincono che quando perdono, poi capisco che certe sconfitte possono essere vissute male dai tifosi, ma se mi piace una cosa questa mi piacerà sempre. Siamo tutti dallo stesso lato, abbiamo perso due partite, non venti: poi magari sono state perse in maniera importante, ma dovevamo reagire e oggi lo abbiamo fatto. Noi fuori casa non riusciamo a riproporre le stesse prestazioni casalinghe, ma non è semplice e lì, specie mentalmente, dobbiamo migliorare. Ma se facciamo una avulsa solo delle trasferte non siamo ultimi, siamo noni: fuori casa non è semplice per nessuno, oggi Reggio al 30’ era -4 e ha perso di 17. Buscaglia non sarà felice, non giustifico le nostre prestazioni, ma davanti ci sono sempre gli altri, e questa è una tendenza di tutti il campionato. Facendo meglio in trasferta saremmo primi in classifica, e serve essere realisti. Conosco il calendario, avremo trasferte contro squadre che ci stanno davanti, non sarà semplice ma manteniamo la serenità: mantenere questa classifica non sarà semplice ma lo sappiamo. Non metto le mani avanti, anticipo quello che dice il calendario, poi io vorrei andare a Milano e vincere come ha fatto Cantù. La Coppa Italia? Anche io dovrò spiegarlo a casa, porteremo i familiari al mare per San Valentino… Sono molto contento, da neopromossa arrivare sesti alla fine del girone d’andata ed essere alle Final Eight è motivo di orgoglio. Ci parteciperemo con entusiasmo, serenità e gioia.

Buscaglia - Abbiamo iniziato bene pur non essendo tanto aggressivi in difesa, ma non è nelle nostre corde. Poi a inizio terzo quarto ci sono stati buoni canestri loro ed errori nostri e il break, e noi non siamo riusciti a reagire. Dobbiamo riguardare tutto, per cercare di trovare le risorse ed evitare di andare giù tutti insieme. Piccolo passo indietro.

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CLIMAMIO - ARMANI MILANO, GARA 1, 77-70