Andrea Bianchini, presidente di SG Fortitudo, è stato sentito da Marco Vigarani per il Corriere di Bologna. Un estratto dell'intervista.

"Lo spirito Fortitudo esiste a prescindere dalla categoria. Non mi fa paura la A2. Credo che dal punto di vista societario sarà necessario un chiarimento. Non giudico le persone attuali ma credo che, visti i risultati, sia obbligatorio chiarirsi con i tifosi che sono un patrimonio unico.
I rapporti con la società? La divisione è avvenuta negli Anni 90 e in trent'anni le società hanno percorso strade differenti, ora il rapporto è limitato alla concessione del nome e del logo. In passato non nego che ci siano state turbolenze come in ogni famiglia ma oggi definirei i nostri rapporti normali. Si era anche parlato di unificare i settori giovanili ma non sono coincise le esigenze e penso che dovremmo affrontare nuovamente l'argomento in modo più convinto. Mi sembrerebbe utile unire le energie e trovare punti di contatto. Prendiamolo come un buon proposito per il domani.
Un nostro coinvolgimento? Non so se ci sarà mai questa possibilità anche nella peggiore delle ipotesi. Nel caso dovremmo sconvolgere la nostra filosofia e struttura perché facciamo un mestiere diverso. Inoltre non dimentichiamo il tema identitario presso i tifosi visto che noi non abbiamo il famoso 103. Non sarebbe una questione né semplice né banale. Ci siamo sempre stati e ci saremo ancora. Abbiamo sempre cercato di andare incontro alle esigenze della 103. Qualsiasi cosa possa essere utile, la faremo"

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