Quando la Virtus ha toccato il +20, in apertura di terzo quarto, aveva segnato 62 punti in 22 minuti, tirando con il 75% da due e il 55% da tre. Queste cifre bastano per capire che partita è stata quella di ieri. Brindisi, pur con le attenuanti del caso (assenza di Martin e viaggio in treno) non ha nemmeno fatto finta di difendere, mai. E l’ottima Segafredo di ieri ne ha approfittato, facendo sempre quel che voleva, come dimostrano i 99 punti segnati con 27 assist, di cui 17 del due serbo.
Volendo parlare di singoli c’è solo l’imbarazzo della scelta, con la copertina per Cournooh (15 punti e un gran lavoro difensivo su Banks), e menzioni un po’ per tutti, da Teodosic in versione doppia doppia (10 punti e 10 assist) a Weems, Gaines e tutti gli italiani, con la schiacciata di Pajola come virtuale punto esclamativo. Bene anche Delia, chiamato in causa al posto dell’acciaccato Gamble. Insomma, probabilmente non si poteva fare meglio, anche se Djordjevic ha avuto qualcosa da ridire su quanto visto dopo il +20. Ma se è vero che il piede dall’acceleratore è stato alzato forse troppo presto, è vero anche che la Virtus non ha mai dato l’impressione di poter perdere questa partita, e l’ha controllata con relativa tranquillità.

La Virtus quindi torna a vincere in campionato e consolida la sua classifica, e martedì potrà andare a giocarsi il primo posto nel girone di Eurocup con il morale alle stelle. Ed è anche matematicamente qualificata per le Final Eight di Coppa Italia. Insomma, tutto benissimo.
Ottimo anche il risultato di pubblico: 7580 il dato ufficiale, e Arena in Fiera praticamente piena.

(foto Legabasket - Virtus Pallacanestro)

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