Luca Gandini è stato intervistato da Damiano Montanari su Stadio.
Ecco le sue parole:

All'esordio, a Chieti, ero emozionato. Ho provato la stessa sensazione di una gara da playoff. Immagino che per chi gioca in Fortitudo sia sempre così.

Domenica, alla sua "prima" al PalaDozza, Gandini affronterà Verona. Da Ex, con la “E” maiuscola, avendo giocato per la società scaligera per ben sei stagioni. Il numero è quello, contando le presenze in C2, in C1, in B e in A. E mia moglie, che a dicembre partorirà nostro figlio Alessandro, abita lì.
Ripensando alla mia ultima esperienza a Verona ho ancora il rammarico per una stagione da 28 vittorie e appena 4 sconfitte, un ruolino di marcia incredibile che, però, non ci impedì di essere eliminati al primo turno playoff da Agrigento. E' una macchia che mi porterò dietro per tutta la carriera.


In quella squadra c'erano molti elementi che Gandini affronterà quest'anno nel derby di Basket City. E' vero. In panchina sedeva coach Ramagli, mentre in campo, con me, scendevano Umeh e Ndoja. Penso che con questa base la Virtus potrà giocarsela fino alla fine.

E Verona? E' da alcuni anni che la società punta a salire. Quella di due anni fa sembrava la stagione giusta, perché, come bellezza, esprimevamo la migliore pallacanestro che avessi mai giocato in carriera. Poi le cose sono andate diversamente. Quest'anno, sulla carta, Verona non ha come obiettivo principale la promozione, ma vuole cominciare un ciclo. Poi, se si va a leggere i nomi del roster, si scopre una squadra di ottimo livello. La sconfitta casalinga con Roseto alla prima giornata mi ha sorpreso. Verona arriverà al PalaDozza con il coltello tra i denti. In quintetto sono tutti forti: Robinson, che l'anno scorso era in Eurolega, Frazier, DiLiegro, che all'esordio ha prodotto 23 punti e 11 rimbalzi, Portannese, che è una garanzia. Se dovessi togliere un giocatore, non saprei chi scegliere.

Dal canto suo la Fortitudo potrà contare su un PalaDozza rovente. E sul recupero di alcuni giocatori importanti. Mancinelli sarà nuovamente dei nostri. Io stesso ho superato il problema alla schiena che mi aveva tenuto fermo qualche giorno e ci sarò, così come Italiano farà di tutto per darci una mano. Mi aspetto un altro passo avanti dopo il bel successo all'esordio a Chieti, dove l'anno scorso la Fortitudo aveva perso. Sarà fondamentale mantenere l'aggressività per tutti i 40'. E confermare la grande maturità che abbiamo dimostrato: dall'inizio abbiamo imposto la nostra pallacanestro e, nonostante qualche strappo di Chieti, siamo riusciti a rimanere sempre lucidi, come ci era già successo nelle due partite in Supercoppa. E' chiaro, c'è ancora molto da lavorare, ma sto avendo indicazioni positive.

Anche da Boniciolli. Mi trovo benissimo con lui e con la squadra. Sono contentissimo di essere qui: la situazione, per me, è perfetta. Le parole di stima dell'allenatore? Lo ringrazio. Spero di ripagarlo con una grande stagione.

(Photo by Fabio Pozzati / Iguana Press / Fortitudo Kontatto Bologna)

DASPO AI DIRIGENTI FORTITUDO, PROVVEDIMENTO PRESIDENZIALE RIGETTATO DAL TAR DEL VENETO
PESARO - FORTITUDO SUPERCOPPA 2001, PAGELLE E STATISTICHE