Non sarà il campo di Agropoli, ma anche Scafati, discretamente vuoto e con acustica dipendente più che altro dalla truppa fossaiola, si dimostra terra di ottima tensione. E alla fine di una gara quasi sempre gestita, con tre espulsi (esagerati, se vogliamo), la Fortitudo si disinteressa di tutto il resto e si porta a casa la vittoria, facendo 1-0, mettendo subito dalla propria parte il fattore campo e dimostrando che c’è vita anche nel girone Est, dopo che nel pomeriggio c’era stato un dominio o quasi degli occidentali. Vero che Agropoli gioca senza due giocatori (Carenza e Tavernari) e che alla fine la doppia espulsione Italiano-Roderick danneggia più i padroni di casa che non Bologna. Ma intanto arriva la vittoria, e tutto il resto, almeno a guardarla con occhi felsinei, conta davvero poco.

Non si comincia al meglio, anche se Candi battezza il suo playoff con una orba a Roderick in contropiede: Agropoli corre, sa dove andare a bussare, cosa che alla Fortitudo non riesce nell’immediato. E allora serve, come sempre, aspettare i primi cambi, che per Bologna arrivano in modo inconsueto dopo 6 minuti e mezzo: Italiano e Carraretto aiutano dietro, e permettono a Candi di prendere in mano la squadra meglio di quanto non avesse fatto inizialmente. Dal 12-4 casalingo, quindi, è un attimo andarla ad impattare, a quota 14, dopo 10’.

Si sgomma più di quanto le percentuali non giustifichino, ma Bologna dietro ha qualcosa di più, specie quando riappare dopo un mese Raucci e subito manda la sua citofonata ai playoff con tripla prima e braccetto a Roderick poi. E’ il modo migliore per asfaltare la strada, perché Agropoli non sa più da che parte sbattere la testa, e quando poi si riesce finalmente a capire come aggirare la zonetta campana, ecco il 12-0 di parziale che mette la doppia cifra di divario tra le due squadre. Gongolano un po’ tutti, Roderick arriva al terzo fallo, Paternoster ha panchina troppo seviziata per sapere dove pescare, ed è 39-28 Fortitudo al 20’.

Raucci continua a fare il dominatore imprevisto, i suoi punti fanno toccare il +13 alla Fortitudo, ma ad un certo punto Agropoli prova a risvegliarsi, con Roderick che non potendo avvicinarsi a canestro deve tirare (e metterla) da nove metri, e con Santolamazza bravo a procaccarsi liberi. 8-0 di parziale, 52-48, quando Italiano e Roderick si beccano non in maniera amorosa e si ritrovano a doversi spalmare la schiena di docciaschiuma con anticipo. Tutto da ristrutturare, ma intanto Flowers si risveglia, 56-49 al 30’.

Agropoli senza più il suo unico o quasi faro offensivo deve andare con un disperato pressing, che porta a qualche recupero a metà campo ma nulla che davvero spinga a tornare verso la parità. Il clima non è pesante, ma tra una cosa e l’altra arriva un’altra espulsione, quella di Daniel (poco lucido nel rispondere ad una provocazione) che a 3’20” rimette in discussione una partita che non sembrava poi così sfuggente. Trasolini infila il -4, cicca in acrobaziona il -2, poi dopo un batti e ribatti tra Flowers e lo stesso Trasolini Agropoli ha due volte la palla del pareggio, con ferro dall’arco prima di Santolamazza e poi ancora di Trasolini. Sette secondi dalla fine, +3, caccia all’uomo per il fallo sistematico, libero a segno di Raucci, 1-0 e palla al centro, martedì.

(Photo by Fabio Pozzati / Iguana Press / Fortitudo Pallacanestro Bologna)

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