(foto Virtus Pallacanestro)
(foto Virtus Pallacanestro)

PREVIEW VANOLI BASKET CREMONA-VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA

Dopo aver tolto lo 0 dalla classifica in Eurolega col colpo in casa del Partizan che ha freddato Obradovic e i ventimila festanti della Belgrade Arena, la Virtus si rituffa in campionato. A 15 giorni dall’ultima uscita, sarà protagonista dell’anticipo di sabato a Cremona (PalaRadi ore 19:00) contro una squadra con obiettivi opposti ai propri. Dopo la salvezza raggiunta lo scorso anno, anche in questa nuova edizione per la Vanoli quello è il massimo obiettivo stagionale che proverà a raggiungere con un roster molto rivisto, e sulla carta non proprio in meglio. Tra gli esterni la conferma del play Davis è stata un gran colpo, a far reparto sono arrivati Booth (per ora sottotono) e il pistolero Tajion Jones, autore di un sontuoso 8/11 da 3 a Napoli che ha portato la prima vittoria della stagione. A completare il quintetto escono dalla panchina Zampini, reduce da un’ottima annata a Forlì in A2 e qui chiamato ad un passo avanti e Lacey, cremonese da 3 stagioni, quasi un record. Nel pacchetto dei lunghi, una certezza e tante scommesse. La prima è Tariq Jones, bene nei 2 anni passati a Varese e Napoli, tra le altre Eboua, chiamato a crescere, dietro di loro ci sono l’ex Nikolic e Poser, in un reparto più di agilità che di stazza e fisico. Dai crudi nudi emergere come la Virtus sia superiore in tutto, tranne la media al tiro da 3, Cremona è la peggior squadra al tiro totale dal campo, rimediando giusto ai liberi. Le 3 sconfitte in avvio son state rimediate tutte nell’ultimo quarto, con Reggio Emilia al supplementare dopo aver a lungo dominato. Classica partita dove da una parte non c’è nulla da perdere, la Virtus dovrà giocarla soprattutto di testa per limitare le fatiche in vista del doppio turno d’Eurolega a seguire. Il coach castellano si augura un miracolo o avversari distratti, il PalaRadi è un campo ostico per la Virtus che ci ha lasciato le penne più volte, quindi servirà concentrazione dal primo momento e niente blackout, necessità di avere buoni minuti da chi in coppa guarda (Akele, Visconti), non trova ancora (?) guizzi decisivi (Žižić, Belinelli) o chi deve dare continuità a prestazioni in crescendo (Tucker, Clyburn). Banchi sarà chiamato al turnover, sempre in attesa di capire se Pajola sarà della partita per verificarne la condizione o sarà meglio preservarlo in vista di impegni più severi. Una di quella partite in cui vincere vien dato per scontato, perdere da stupidi, indirizzarla nel modo migliore fin dall’avvio spegnerebbe eventuali esaltazioni e porterebbe in dote un successo non scontato come i numeri potrebbero far credere.   

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