Le parole della società, a margine della presentazione di Marco Belinelli.

Massimo Zanetti - Il dottor Baraldi è il vero autore, il factotum, che gestisce realmente la Virtus. Inizio ringraziando la città di Bologna, il basket è davvero importante, per tutti. I cugini possono essere arrabbiati, ma creano importanza nel basket di questa città. Ringrazio il presidente delal Regione Bonaccini, è un appassionato e ci ha aiutato tanto, e segue questo nostro percorso che è iniziato in A2, poi abbiamo vinto campionato e coppa Italia di A2, e poi abbiamo vinto la coppa dei campioni. Continuiamo questo cammino per portare la Virtus nel posto che le compete. Marco è l'unico bolognese della squadra, oggi, per lui è un ritorno a casa, per noi è un grandissimo onore. Io lo considero il più grande giocatore italiano. Nessun altro ha vinto un anello NBA, è stato 13 anni là. Per noi il suo ritorno è un grandissimo onore, per noi e per la città. La nostra Arena è un grosso investimento, fa parte del percorso che facciamo. Ho fatto una promessa, ho a casa il rendering del palazzo futuro, e spero un giorno di poterlo fare, appena passerà questa maledetta malattia che ha bloccato un po' tutto. Col vaccino il mondo tornerà come prima, anzi ci sarà un entusiasmo generale, come quando è finita la guerra. Penso e spero che avremo un'estate di fuoco, e che avremo un'arena con 10mila persone. Avevamo già una squadra forte, con Marco alziamo ancora di più il livello. Ho dato l'ennesimo impegno al nostro mister, sono convinto che otterrà dei risultati. Ringrazio anche Piero Calzolari, presidente della Fiera, nostro partner.
Cosa mi ha spinto a questo ulteriore sforzo? Penso che il mondo non finisca, sono un inguaribile ottimista. Gli imprenditori fanno investimenti, pensando che le cose andranno bene. Qui è uguale, senza investimenti non si ottiene nulla. Penso che tutto il movimento del basket in Italia abbia bisogno di un rilancio. Bisogna avere fiducia di investire e rilanciare, solo così si può smuovere il basket. Queste cose le possiamo fare noi a Bologna, anche con la Fortitudo, penso che Bologna debba dare l'esempio a tutto il movimento del basket in Italia.
Belinelli? E' un pezzo che gli stiamo dietro, ho sempre detto a Baraldi e Ronci che se tornava in Italia bisognava fare di tutto perchè venisse da noi. Eravamo preparati. Il nome che avevo fatto al coach? Era il suo.
Dobbiamo vincere? Vincere non è mai facile, l'importante è arrivare uno, non arrivare due.
Parliamo sempre dei maschi, ma anche le nostre femmine sono fortissime. La chicca è che ho detto a Paolo che deve trovare una lunga italiana fortissima per inserire in questa squadra. Bologna non ha mai vinto uno scudetto con una squadra femminile. Abbiamo la serie A grazie al beneamato Civolani, che purtroppo non c'è più. Se dovesse capitare sarebbe una roba super-storica.


Sasha Djordjevic - Mi dispiace che oggi non sia permesso ai tifosi di essere qua. Oggi questo palazzo sarebbe piccolo per accogliere un giocatore di questo spessore. Da parte mia un grande applauso per la sua carriera fino ad ora, poi da lunedì iniziamo a mettere carne al fuoco, a lavorare difensivamente e sulla mano sinistra, quelle robe lì. Ringrazio il dottor Zanetti, perchè questa è la firma più importante del basket degli ultimi 40 anni, far tornare un giocatore di questo spessore merita un grande applauso, e permette anche a me di crescere. Poi ringrazio Luca Baraldi e Paolo Ronci che hanno chiuso la trattativa in un giorno: unità e idee chiare. Grazie a tutti, in bocca al lupo Marco, se mette cinque triple e sbaglia la sesta va in panchina fino a fine partita.
L'ultima partita giocata fu lo scudetto Fortitudo contro Milano? Le storie di sport sono belle per questo, io sono molto contento. Quello che è stato è stato, la finale contro la Fortitudo fu rubato, la prima partita con l'instant replay? Non esiste... scherzo ovviamente.
L'inserimento? Parliamo semplicemente di basket. Sarà molto facile inserire un giocatore con questo atteggiamento e questa qualità. Non vediamo l'ora di crescere insieme. Passo dopo passo cercheremo di arrivare a grandi obiettivi nei momenti giusti. Non facciamo chimica, fisica o altre cose complesse. Facciamo cose semplici, basket.
Non porta solo qualità come giocatore, porta un bagaglio più grande, magari non ne è cosciente nemmeno lui. Le parole che ho detto prima le penso davvero. Guardo la foresta dietro l'albero, e per questo movimenti di questo tipo ci aiutano molto. Abbiamo bisogno di grandissimi campioni sul campo, che trasmettono e ricevono emozioni.


Luca Baraldi - Marco aveva in mano la nostra nuova maglia che indosseremo dalla gara con Sassari. Ringrazio i nostri sponsor che sostengono la nostra attività, e che oggi potranno dire di non essersi sbagliati a voler restare vicini alla Virtus.

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IL DERBY ALLA FORTITUDO 95-92