VIRTUS - CANTU', IL DOPOPARTITA
La Virtus non poteva chiedere di meglio alla doppietta di gare casalinghe. Due vittorie in quattro giorni e ambiente decisamente rasserenato. Giorgio Valli ha messo a tacere sul campo tutte le voci che lo volevano in bilico e la squadra ha dimostrato di stare con il proprio coach al 100%. In piena emergenza e con un americano in meno i giocatori si sono compattati e ieri sera hanno sfoderato una prestazione ancora più bella di quella vista con Pistoia.
Nella serata del bellissimo ricordo di Chicco Ravaglia si è vista la miglior Virtus dell’anno, in difesa e in attacco, con anche momenti di bel gioco, transizione e schiacciate, cose alle quali in questa stagione non eravamo decisamente abituati. I lunghi sono stati decisivi, tutti e tre in doppia cifra, e tra gli esterni Fells ha fatto quello che sa fare meglio (ovvero canestro), pur continuando a dover giocare spesso da play - e qui si va a fasi alterne - per stato di necessità. Ma è soprattutto lo spirito di squadra a far sorridere, come ha detto Valli. Tutti hanno dato il loro contributo alla causa, tutti sono stati pronti a sacrificarsi in difesa e a buttarsi su ogni pallone. Ed è arrivata la quarta vittoria consecutiva in casa, con la Unipol Arena che è tornata a essere un fattore.
Se la Virtus ripartirà da qui per risalire la china lo vedremo presto, intanto però in classifica si respira. Quattro punti di vantaggio sull’ultimo posto - e domenica si andrà proprio a Torino, con la pressione tutta sulle spalle di Mancinelli e compagni - messa alle spalle anche una Capo D’Orlando in caduta libera, e gruppone a quota 10 punti che vale persino il nono posto. A questo punto non dovrebbero esserci interventi sul mercato, e si aspetterà così il rientro di Allan Ray. Ieri sera Valli ha escluso che si vada su un gettonaro, e ha detto che la società si muoverà solo per un giocatore importante, che comunque non sarebbe la panacea di tutti i mali, perchè al rientro del capitano ci sarebbero poi problemi di turnover. La scelta migliore forse sarebbe orientarsi su un italiano, magari un esterno che possa cambiare Gaddy e non costringere Fells a giocare fuori ruolo. Ma un playmaker italiano valido per la serie A e liberabile al momento è merce rara, per non dire estinta.
Adesso la Virtus passerà un Natale tranquillo - ovviamente in palestra - e domenica sera a Torino ci sarà la prova del nove. I clamorosi progressi visti alla Unipol Arena saranno esportati anche in trasferta?