ANDRE COLLINS: A REGGIO ANDIAMO PER VINCERE, CON LA STESSA CONVINZIONE DI DOMENICA
Andre Collins è stato intervistato dal Resto del Carlino.
Ecco le sue parole: Sono allergico, e questo per me è il periodo peggiore dell'anno. Bologna, poi, è piena di polline, questo è l'unico difetto della città.
L'allergia non le ha impedito di essere tra i migliori domenica. Sarebbe ingiusto fare delle classifiche di merito. Contro Torino è stata una vittoria di squadra. Tutti hanno capito come andava affrontata una gara che per noi era una vera finale.
Cosa è successo nella settimana prima della partita? Ho parlato diverse volte alla squadra, facendo presente che le partite decisive si vincono con la difesa, perché se agli avversari rendi difficile la strada per segnare un canestro, poi le cose sono un po' più facili in attacco. A volte non si difende come si dovrebbe avendo paura di spendere un fallo e, invece, non bisogna avere questo timore, ma bisogna far capire a chi ti sta di fronte che tu sei lì e lui deve sorpassarti per prendersi un tiro.
Si aspettava una prova del genere? Non sono rimasto sorpreso. La qualità dei nostri allenamenti si alzava durante il lavoro in palestra. In campo abbiamo messo quella aggressività che sperimentiamo tra di noi durante la settimana. Pensavo che Torino avesse un atteggiamento diverso. Non sono riusciti a dare risposte al nostro gioco: non hanno reagito.
Il ritiro vi ha aiutato? La decisione è arrivata da una persona che ha capito il momento. Non sarebbe corretto dire che la squadra era disunita prima del ritiro, ma questo è un gruppo che è cambiato con il mio inserimento e quello di Kenny Hasbrouck e avere dei momenti comuni anche nel tempo libero ci ha fatto bene, la sintonia e la convinzione che si è vista sul campo, è anche frutto del fatto che è aumentata la nostra conoscenza personale.
Il pubblico ha fatto il resto? I tifosi sono stati meravigliosi. Li avevo lasciati così e li ho ritrovati come erano sei anni fa, nonostante i risultati siano molto diversi e oggi si lotti per la salvezza. Il loro calore è uno dei motivi per cui in casa siamo una squadra tosta, mentre in trasferta siamo più deboli.
Perché succede? Tra di noi ci sono alcuni giovani che ancora non sono abituati ad affrontare la partita quando le difficoltà nascono dall'esperienza dell'avversario. Il campionato italiano è uno dei più equilibrati proprio perché ci sono tanti giocatori navigati.
Il 4 maggio giocherete a Reggio Emilia. Per salvarsi senza contare su alcuni risultati favorevoli dovete vincere. E' la nostra seconda finale. Sappiamo che sarà difficile, perché loro sono esperti e lunghi, ma noi abbiamo dimostrato di essere vivi e di non essere rassegnati. Andiamo per vincere, con la stessa convinzione di domenica.