Bologna, 23 agosto –

Le dichiarazioni del CEO Luca Baraldi, durante la presentazione della stagione 23/24.

“Innanzitutto vorrei tranquillizzare i tifosi. A giugno c’è stata una conferenza stampa non appena finito il campionato, dove sono nati molti allarmismi attraverso delle dichiarazioni di revisioni di budget eccetera. Partiamo da lì, vorrei tranquillizzare tutto il nostro popolo virtussino che quel giorno doveva essere un giorno di festa, perché proprio quel giorno è entrato nel capitale sociale della Virtus un imprenditore come Carlo Gherardi, con il 40% che ritengo patrimonialmente sia uno dei più solidi imprenditori non solo bolognesi ma anche italiani. Se si associa il fatto che il 60% rimane a Massimo Zanetti, che credo abbia già dimostrato il suo valore non solamente a Bologna ma da qualche decennio sia nel mondo dell’imprenditoria a livello nazionale e mondiale, ma anche a livello sportivo, credo che dovesse essere un giorno di festa. Faccio questa precisazione perché è molto importante. Il budget è una necessità di rispetto che arriva da degli impegni che questa società ha preso nei confronti di Eurolega di rispettare il fair play finanziario. Siccome noi non siamo stabilmente in Eurolega, per avere questa wild card dovevamo rispettare dei paramenti e quindi partiamo da qua. Sarà una stagione che, alla luce di questo, ci ha aiutato a crescere. Pur avendo il secondo budget italiano, e quindi comunque uno dei più importanti, non i più importanti perché abbiamo tante società in Eurolega che investono più di noi ma non siamo gli ultimi in Eurolega neanche come investimenti, abbiamo allestito forse per il primo anno una squadra che è compatibile con quelle che sono le nostre idee di basket, anche per il futuro. Chiudo dicendo che le prospettive, per quanto ci riguarda, sono sicuramente molto positive. Siamo dell’idea che questo roster darà grandi soddisfazioni ai nostri tifosi e ai nostri partner.”

“Si è tanto parlato di lui (Shengelia) nelle settimane scorse e si può aprire un capitolo a parte. Lui sta facendo davvero bene con la sua nazionale, sta giocando ben oltre i 20 minuti medi che gioca sempre qui perché siamo oltre i 30 minuti. Questo ci fa piacere perché vuol dire che dal punto di vista fisico è in ottima condizione, ha una grande forza fisica ed è un vero leader, un giocatore per noi molto importante e siamo felici che stia facendo bene. Polonara sta facendo benissimo con la nazionale insieme a Pajola. Abbiamo visto quello che ha fatto Smith con la sua nazionale e vedremo Cordinier, che si è unito anche lui ma meno lo fanno giocare meglio è dal punto di vista nostro. Partiamo con 5 ragazzi in meno ma siamo abituati perché ogni anno c’è un mondiale, un’olimpiade o un europeo. Il nostro staff è preparato a questo e per me è un valore aggiunto avere tanti ragazzi impegnati nelle nazionali, così com’è un valore aggiunto avere un allenatore come Sergio Scariolo che allena la nazionale al momento campione del mondo e d’Europa in carica. Questi valori vanno tradotti in Virtussino. Abbiamo una realtà molto importante, siamo uno tra i 18 club più importanti d’Europa, ma siamo un club e non una nazionale. La mentalità dei giocatori come quella dell’allenatore, quando rientreranno nel club, dovrà adattarsi al fatto che qui tutti i giorni c’è un rapporto continuo tra tutti noi, una crescita costante del gruppo che ci dovrà portare a ottenere risultati all’interno di un gruppo che sia coeso. La chimica tarderà un po’ per queste cinque assenze, ma dall’altra parte le prime cinque partite di Eurolega saranno determinanti per noi. Giochiamo contro squadre contro le quali possiamo fare bene (tranne forse il Monaco in trasferta) e saranno molto importanti. È già stato detto più volte allo staff tecnico, Scariolo e i suoi preparatori lo sanno, di fare un lavoro di preparazione di partenza molto dinamica, perché l’inizio della stagione e partire bene sarà molto importante”.

“Shengelia è un giocatore che noi stimiamo moltissimo e che alla Virtus ha sempre dato il 200% e sono convinto che darà il 200% perché lui è così. Tutti questi dubbi che ho letto, non tanto sui giornali ma a livello social che per noi sono molto importanti, perché seguiamo quelli che sono gli umori della tifoseria anche attraverso i canali digitali. Chi parla di dubbi sull’atteggiamento di Shengelia non conosce il giocatore e forse non conosce neanche la Virtus, perché noi abbiamo la capacità anche nei confronti di Shengelia di avere un rapporto molto serio e professionale, oltre che umano. Non penso di svelare nessun segreto nel dire che Shengelia non è vero che ha un anno di contratto, ma ne ha altri due. Alla fine del prossimo anno c’è possibilità di uscita sia da parte nostra che sua, ma non è vero che ha un anno di contratto. Shengelia è un ragazzo serissimo e siamo convinti che giocherà al 100% fino all’ultimo minuto anche se alla fine della prossima stagione dovesse andare via. E anche l’intervento che io mi sono sentito di fare proprio per calmare le acque è stato perché sentivo la presa in giro della Virtus in quel momento, come se noi fossimo la società di Azzeccagarbugli. Noi siamo la Virtus, e quando si parla della Virtus bisogna avere rispetto da parte dei giocatori, dei procuratori e di chi parla di basket. Noi abbiamo lasciato parlare tutti per qualche giorno. Non è stata una questione economica, perché se la Virtus avesse voluto speculare su Shengelia avrebbe incassato un grande buyout che abbiamo ricevuto in termini di proposta, ma riteniamo che Shengelia debba essere il leader o uno dei leader di questo progetto. Questa era l’idea che avevamo all’inizio del mercato, Shengelia rimane alla Virtus perché è un giocatore importante”.

“È stato un grandissimo successo ottenere la partecipazione a questa stagione che sta per iniziare di Eurolega, perché è stato il frutto di un’attività combinata della società da un punto di vista politico, perché sia io che Paolo abbiamo incontrato Bodiroga a Belgrado prima e poi Glickman a Barcellona, abbiamo sempre ricevuto attestati di stima per come la società si sta muovendo e la serietà che questa società rappresenta, e la sua proprietà. Questo è stato poi misurato insieme a parametri di tipo commerciale come ad esempio l’arena, che è stato un aspetto importante. Adesso possiamo dire che i tempi di posa della prima pietra dovrebbero essere vicini a quanto sappiamo da Fiere, dovrebbero essere attorno ai primi giorni di ottobre. Vorrei però tornarci dopo perché qualcuno ha cercato di fare delle polemiche. Dal punto di vista della permanenza ci siamo avvalsi della collaborazione giuridica di un avvocato come l’avvocato Grassani, che in Italia, non volendo togliere niente a nessuno ad altri che sono anche miei amici, ma è sicuramente a mio parere uno dei legali, non solo in Italia ma anche in Europa, più preparati nel settore sportivo. Ci siamo presi degli impegni nei confronti di Eurolega. Tutti questi impegni che ci siamo presi li abbiamo rispettati, cosi come il fair play finanziario. Dire che Zanetti sta dismettendo, che non vuole più, sono, posso dirlo alla bolognese? Delle grandi cazzate. Sono delle cattiverie, Zanetti è al ponte di comando dal punto di vista azionario di questa società al 60%, ha avuto la capacità di attrarre un nuovo socio come Gherardi, e di questo credo che dovrebbero esserne fieri tutti gli appassionati di sport e tifosi della Virtus. Poi è chiaro che Zanetti è l’azionista, Gherardi anche, ci sono manager qui che però hanno la responsabilità della gestione della società. La gestione societaria è stata quella che ha portato ad avere un impatto positivo su Eurolega. Non dimentichiamo che adesso Valencia è dentro, ma perché ha rinunciato Gran Canaria. Noi avevamo avuto il nostro posizionamento in Eurolega, chi rischiava era Valencia. Valencia è di proprietà di Mercadona, quattro volte l’Esselunga, un’azienda che fattura 30 miliardi. Il lavoro di questa società è stato premiato per la serietà e per la solidità che si vuole dare al progetto sportivo, anche ai numeri e ai conti. È chiaro che siamo nelle mani dei nostri partner, sponsor e azionisti. Io oggi posso dire che ho tutte le garanzie, come Amministratore Delegato, da parte degli azionisti, da parte dei partner e degli sponsor di avere la capacità di portare avanti un’azienda nella massima tranquillità. Questo è stato valutato da Eurolega. In questa società gli stipendi non si pagano mai un giorno dopo, c’è una capacità di gestione. Abbiamo 140 partner commerciali, presto presenteremo nuovi sponsor di maglia, abbiamo un grande appeal verso il mercato. Abbiamo una squadra femminile, siamo una delle 4 società in Europa che ha due squadre in Eurolega, perché oltre a noi ci sono solamente il Fenerbahce, Valencia e l’ASVEL. Questa società ha un personale che è cresciuto in questi anni, l’età media non supera i 30 anni, e mi è dispiaciuto, lo dico con dispiacere vedere la mortificazione del personale due mesi fa quando sembravamo tutti con le pezze nel sedere. Questa è una società che orgogliosamente mi sento di amministrare insieme a un management, io e Paolo, e un gruppo di collaboratori fantastici, e credo che questo sia il premio organizzativo che ci ha attribuito Eurolega.
Per quanto riguarda l’Arena, noi abbiamo scelto, ed era stato detto da Zanetti in sede di presentazione progetto, e quindi basta andare a riascoltare quanto è stato detto dal nostro Presidente, abbiamo preferito rimanere con un contratto di affitto pluriennale, che è come essere azionisti. Nel momento in cui ho un contratto di 20 anni di, diciamo, locazione con degli adeguamenti e delle rivisitazioni di prezzi, la possibilità di fare tante cose, io sono un partner strategico di quella struttura. È stata fatta questa scelta perché da un punto di vista anche del fair play finanziario e dei valori tecnici, la Virtus è più libera di essere una società sportiva. Noi non facciamo gli immobiliaristi, facciamo attività sportiva. Questa è stata una scelta strategica che mi ha fatto piacere che sia stata condivisa anche da Bologna Fiere, perché hanno capito perfettamente quale sia il posizionamento strategico di Virtus rispetto alla nuova arena. Vorrei che fosse chiaro, perché senza la Virtus, probabilmente non si sarebbe costruito un building di questo tipo, sarebbe stato un padiglione fieristico”.

“Questo (la squadra femminile) è un altro orgoglio della nostra società e del nostro presidente Massimo Zanetti, perché è lui che ha voluto fortissimamente questa squadra. Abbiamo raggiunto negli ultimi due anni e mezzo 5 finali, prima o poi ne vinceremo una, però arrivare a queste finali estromettendo da questa competizione di finali società come Venezia che da tanti anni investono nel basket femminile. Quest’anno anche qui abbiamo costruito il roster insieme ad un allenatore di primissimo piano a livello europeo, per noi è strategico e fondamentale, questo va in contro ai dettami di FIBA. FIBA e il suo nuovo presidente, una persona che noi stimiamo moltissimo, l’ex presidente della Federazione Spagnola Garbajosa vuole che le società di basket vadano verso questo indirizzo, che riguarda un basket più totale, femminile come il giovanile. Non dimentichiamo che quale giorno fa è tornato a casa un ragazzo del nostro settore giovanile con una medaglia da vice campione europeo, per dare delle risposte a chi diceva che noi non siamo capaci o non diamo attenzioni al settore giovanile. La società anche da questo punto di vista sta facendo un grande lavoro, anche grazie a tutti i ragazzi e i collaboratori che ci sono. Abbiamo una forte attenzione al territorio, il nostro Mattia Largo che è il responsabile sta lavorando con società del territorio. Siamo attenti a tutto, per coltivare dei giovani che possono essere prima degli ometti e delle ragazzine, perché presto partiremo grazie al nostro amico Zuffa con il settore giovanile femminile, e poi possano diventare dei campioni”

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