Marco Belinelli, che dal primo luglio sarà free agent, è stato intervistato da Davide Chinellato sulla Gazzetta.
Ecco un estratto delle sue parole.

Ansia da free agency? No, non molta. E’ normale che ci sia un pochino di agitazione e la curiosità di capire la tua nuova destinazione. Ma sono sempre stato abbastanza tranquillo in questo periodo.
Preferenze? Non ho mai nascosto che a Philadelphia mi sono trovato molto bene. Ma non voglio fare proclami e dire che tornerò sicuramente lì: so benissimo che può succedere di tutto durante la free agency. Spero di trovare un contratto importante in una squadra con tante ambizioni.
So di avere davanti una lista abbastanza lunga, che prima che possa sistemarmi io deve piazzarsi gente come LeBron, Kevin Durant e Chris Paul. Penso comunque di avere un contratto entro le prime due settimane di luglio. Massimo le prime tre.
Tre anni fa la scelta di andare a Sacramento, squadra di secondo piano però con un'offerta importante. Devo ammetterlo: non lo rifarei. In quelle situazioni però non è facile gestire le tante cose che ti succedono. E se arriva un’offerta economica importante, per un giocatore della mia età diventa un fattore da tenere in considerazione. Quello che mi interessa più di ogni cosa, quello che guiderà la mia scelta, è la voglia di giocare in una squadra che punta ai playoff o addirittura al titolo. Mi conosco, so che sono uno che ha bisogno di giocare in una squadra di sistema e con ambizioni importanti, perché questo mi mette in condizioni di dare di più. Vincere mi piace troppo.
Torniamo a Philadelphia, quindi. Cosa hanno di speciale i Sixers? Sono una gran bella organizzazione che penso possa diventare una delle più grandi squadre Nba. Mi sono trovato davvero bene lì: per coach Brown (che si mosse in prima persona per convincerlo a dire sì ai Sixers, ndr), per i compagni di squadra, per il tifo caldo che c’era al palazzo, il Wells Fargo Center. E’ una squadra che ha voglia di vincere. Mi piacerebbe davvero rimanere lì, soprattutto ora che come assistente è arrivato Monty Williams, che è stato mio coach a New Orleans. Vedremo però quali squadre si faranno avanti e valuteremo cosa fare.

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BIGNAMI CASTELMAGGIORE - UPEA CAPO D'ORLANDO 93-91