Le parole di Marco Belinelli e Luca Banchi prima della Supercoppa
Le parole di Marco Belinelli e Luca Banchi alla stampa a margine della consegna degli LBA Awards 2023-24.
Belinelli - Sappiamo l'importanza della Supercoppa. E' importante partire con il piede giusto, e pensare alla nostra crescita. E poi sarà quel che sarà. Per noi è importante cominciare bene, ma soprattutto creare qualcosa di positivo in campo e fuori. La preseason non è stata perfetta, anche per le assenze.
Io sto meglio, ho ancora un po' di fastidio ma voglio stare con la squadra, giocare e aiutare.
La Unipol Arena? E' da tanto che non ci veniamo, me lo ricordo da quanto avevo 16 anni, speriamo ci porti fortuna.
Abbiamo preso giocatori forti, e altri che devono dimostrare di essere di un certo livello. C'è un punto interrogativo da un lato, dall'altro siamo positivi. Siamo una bella squadra e un bel gruppo.
La stagione sarà lunga, 82 partite l'anno scorso e si fanno sentire. L'Eurolega ha squadre che hanno alzato l'asticella, con grandi possibilità economiche. Noi dobbiamo creare un'identità importante, e creare qualcosa di buono da subito.
Clyburn? Che dire, sa fare tantissime cose. Lo sto conoscendo meglio, è un giocatore molto importante, e speriamo che per lui e per tutti sia una stagione positiva.
Banchi - Le premesse sono di un precampionato non privo di difficoltà, con tanti infortuni e preparazione rallentata. Ma abbiamo motivazione ed entusiasmo per il primo appuntamento ufficiale, oltretutto ospitato a Bologna. Il nostro rendimento dovrà essere adeguato al contesto, consapevoli che ci saranno altre tre squadre agguerritissime, a cominciare da Napoli, squadra molto cambiata ma che ha già dimostrato al torneo di Lucca di essere pronta.
Il livello di difficoltà si alza, sia in campionato che in Eurolega. C'è la volontà di fare investimenti sul basket, lo percepiamo in Italia e soprattutto in Europa, dove le grandi potenze hanno messo sul piatto investimenti quasi al di là di ogni immaginazione.
Cosa mi aspetto? E' una squadra molto cambiata, nella struttura e nelle gerarchie. C'è bisogno di tempo per trovare la chimica, ma in ogni gara dovremo alzare il livello, ce lo impone il calendario, con avversarie insidiosissime in campionato e soprattutto in Eurolega. Per chi è tornato, la stagione scorsa dovrà essere un motore, ha lasciato un briciolo di amarezza e un sapore agrodolce. E i nuovi arrivati hanno una grande voglia di impressionare, giocando per un club ambizioso e con una maglia prestigiosa.
Spero che diamo intanto a noi stessi la percezione di essere all'interno di un processo di crescita. L'allenatore non può chiedere di meglio che vedere la squadra progredire. Ci sono "buchi", inevitabili assenze che però il roster può tollerare. La mia preoccupazione è che quando sei costretto a gestire l'emergenza così presto rischi di alterare gli equilibri iniziali. La squadra nasce per essere performante a lungo termine, è una maratona e non uno sprint, ma oggi siamo già a chiedere straordinari a chi deve sostituire gli infortunati.
C'è tanto talento? E' una squadra che ha bisogno di lavoro, di stare insieme e conoscenza reciproca. Abbiamo esperienza e talento, dobbiamo combinare insieme questi ingredienti. A breve inizieremo a giocare tanto, viaggiare tanto e allenarci meno, dovremo saper sfruttare ogni frangente per migliorare la squadra.
Infermeria? Siamo riusciti a dare qualche minuto di allenamento a Marco Belinelli, auspicabile che possa essere in campo domani, per il resto rispetto a Creta abbiamo perso Cordinier. Ma guardo con interessa anche alla prossima settimana, ultima di allenamenti prima di entrare a regime con campionato ed Eurolega. Grazulis? Ha fatto parti di allenamento, si tratta di ricondizionare un giocatore inattivo da aprile... siamo molto contenti sia tornato in palestra, ma ci vuole tempo per vederlo nella sua miglior versione. A oggi non ci sono le condizioni per avere la certezza che possa tenere il campo, probabile possa essere nei 12, se non altro per fargli rivivere le sensazioni dello spogliatoio e della gara.
Il video, grazie a Sportpress