Lorenzo Deri è stato intervistato da 1000cuorirossoblu.it.
Un estratto delle sue parole.

“Sto bene, in questo periodo riesco ad allenarmi tutti i giorni sia sul fisico che nel ball-handling. Ho anche un canestro che non uso molto perchè non sempre è ad altezza regolare essendo in giardino. Poi, siccome quest’anno ho la maturità, sto sfruttando il tanto tempo a disposizione per studiare”.


Il debutto in prima squadra, in  EuroCup. “Giocavamo contro il Maccabi Rishon. Non me lo aspettavo perchè non avrei dovuto prendere parte a quella partita ma, visto che qualcuno si era infortunato, sono sceso in campo nel quarto periodo. E’ stata una emozione bellissima perchè, dopo aver fatto tutto il settore giovanile in Virtus, sono arrivato in prima squadra. All'inizio ero un po' teso ma, minuto dopo minuto, sono riuscito a concentrarmi e a dare il massimo per fare bene”.


Quanto è importante  far parte del settore giovanile Virtus? “E’ stato un onore aver fatto tutta la trafila del Settore Giovanile bianconero. Ho avuto la fortuna di avere tanti allenatori molto competenti come Fedrigo che ora mi allena in Serie A, Giordano, Sanguettoli e Vecchi. Ognuno di loro è stato fondamentale nel mio percorso di crescita”.


Quanto si può imparare da Teodosic e Markovic? “Giocando in prima squadra sto imparando molte cose. Teodosic e Markovic, oltre ad essere dei campioni, sono anche delle ottime persone sia all’interno che all’esterno del campo da gioco perchè danno molti consigli e cercano di coinvolgere molto i compagni sia in partita che negli allenamenti. L’avere, poi, come coach Sasha Djordjevic, ex playmaker di altissimo livello, mi ha aiutato molto".


Le aspettative hai per il futuro? “Il mio obiettivo è sempre stato quello di migliorare il più possibile ed essere la miglior versione di me stesso. Penso sia molto importante darsi dei piccoli obiettivi anno dopo anno perchè solo così si può raggiungere il proprio massimo livello. Sono cresciuto guardando l’NBA ma con il passare del tempo ho cominciato a sognare anche di arrivare in Eurolega”.


Modelli a cui ispirarsi? “Il mio idolo è sempre stato Kobe Bryant perchè aveva una mentalità incredibile. Come giocatore, invece, faccio fatica a trovare un nome perchè cerco di prendere spunto un po’ da tutti i playmaker. Ho anche la fortuna di avere come compagno Milos Teodosic  dal quale sto imparando molto”.


(Foto M.Ceretti / Ciamillo-Castoria / Virtus Pallacanestro)

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