Matteo Fantinelli è stato intervistato da Damiano Montanari su Stadio dopo l'esordio in serie A a Pesaro.
Un estratto delle sue parole.

Emozione? Non sono più un ragazzino. Più che emozionato, ero molto concentrato. Conoscevo l'importanza della partita.

Un voto alla partita? Darei 5 ai primi due quarti. Quando vai sopra di 8-10 punti devi saper chiudere la partita, mentre nel secondo periodo ci siamo rilassati permettendo il rientro di Pesaro. In altri campi non ci andrà così bene. Do 8 al terzo quarto, per il livello di fisicità espresso e per l'approccio in difesa, e do 6 al quarto periodo. Complessivamente il mio voto è un 6 politico.

E il suo esordio? Penso di aver fatto quello che la squadra mi chiede, mettendo in ritmo i miei compagni e portando un po' di fisicità. L'unica cosa che mi interessa è che la Fortitudo vinca.
Ancora non si ritiene un giocatore di Serie A? Non lo so. A me piace giocare a basket e sono contentissimo di poterlo fare qui alla Fortitudo. E' l'unica cosa di cui sono sicuro.

A 25 anni lei è considerato ancora un giovane. Questa è una delle cose che mi fa ridere. Tutti parlano di me come di un giovane, ma non è così. Negli ultimi dieci anni sono stato titolare in tutte le squadre in cui ho giocato, vincendo due campionati. Per certe cose sono esperto, per altro devo crescere. Avere accanto un professionista come Rok di sicuro mi è molto utile, ma non sono più un ragazzino.

C'è chi ipotizza per lei un futuro in Nazionale. Non penso alla Nazionale e non è un mio obiettivo. Sono concentrato solo sulla Fortitudo.

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