Un mese circa dalla fine del campionato scorso, e qualche settimana dall'inizio del prossimo, almeno inteso come raduno ufficiale, mentre la squadra è fatta e finita e, dai social, rimbalzano sia foto di allenamenti al Paladozza, sia sorrisi di chi è in ferie da ogni parte d'Italia, sia i normali sfottò tra tifoserie F e V che, dopo un po' di anni, si ritroveranno nella stessa categoria, stesso girone, stesso calendario.

Estate tranquilla, in casa Fortitudo, ed è roba davvero succulenta pensando a tutti i disastri delle ultime annate: dai tormenti sotto l'ombrellone pensando alle sciagure di Sacrati e ai successivi problemi di diaspora eccetera (e anche qui c'era poco da divertirsi, considerando come Eagles nel 2012 si iscrisse all'ultima curva, e come la stessa BBB affrontasse il mercato con lo spirito di chi sarebbe voluto essere da tutta altra parte), al 2013 fatto di mondo tutto da ricostruire, o al surreale 2014 inseguendo americani farlocchi e costruendo la famosa squadra di fermati ma non firmati. Dando comunque atto che buona parte di costoro, poi, sarebbero stati protagonisti di tante vittorie in seguito. E allora eccoci al 2015, dove l'unico sobbalzo per il pubblico fu la questione Lestini, e c'era di che essere felici pensando al passato e a come i problemi fossero solo quelli del chiedersi se accogliere o meno un giocatore che, insomma, non era proprio nella top ten del gradimento collettivo. Ci si sarebbe divertiti un po' meno a fine estate, con la faccenda Drucker e tutto il resto. Ma il 2015, ecco, rispetto al passato, è stata roba da poco.

Estate 2016 ancora più tranquilla, se pensiamo che gli snodi da risolvere sono stati quelli di qualche riconferma non confermata dalle trattative, qualche blanda polemica a bocce ferme (Daniel vs Boniciolli, vabbè), e il solo Carraretto che resta in stand by. Qualche giorno fa si è conclusa la - breve - soap opera di Candi, con firma quinquennale e tutto il resto: ora tutto tranquillo, fin troppo per chi come detto ha passato l'ultimo decennio estivo a non dormire la notte pensando a quello che avrebbe potuto leggere nei giornali del giorno dopo. Poi chiaro, sarà da vedere se la squadra messa sulla carta riuscirà a fare bene, se assomiglierà più a quella alterna della regular season o a quella entusiasmante dei playoff, e se l'essere maggiormente sotto i riflettori - ma se ti chiami Fortitudo lo sei sempre, e lo sei sempre stato - porterà la truppa a sentire il peso della rinnovata ed espansa pressione. Chissenefrega: la gente ha voglia di vedere cose belle, si inizia con la campagna abbonamenti, e si capirà subito se il polso della piazza è rimasto fermo a un mese fa, con la compattezza mostrata durante i playoff. Dubbi, in questo senso, ce ne sono pochi.

LA CAMPAGNA ABBONAMENTI FORTITUDO 2016/17
PESARO - FORTITUDO SUPERCOPPA 2001, PAGELLE E STATISTICHE