IL DOPOPARTITA DI OSTENDA - VIRTUS
La coperta, in casa Virtus, sembra essere un po’ corta, in attesa del rientro di Martin. Dopo una convincente prova in campionato è arrivata una partita rivedibile in Champions League. Ostenda è una squadra con valori tecnici modesti (e all’andata si era visto) ma che nelle ultime partite ha trovato decisamente un’identità, ed è diventata molto brava a controllare il ritmo e a far giocare male gli avversari. I bianconeri si sono adeguati, facendo la partita che volevano gli avversari, non riuscendo quasi mai a correre né a controllare i rimbalzi. Ci sono state anche parecchie distrazioni difensive di troppo, e così si è arrivati a un finale punto a punto, che ha premiato i padroni di casa. E anche qui di recriminazioni ce ne sono. Negli ultimi tre minuti Kevin Punter, che era il più caldo e aveva 4/4 da tre, non ha visto un pallone, e i tiri decisivi li hanno avuti (e sbagliati) Aradori ed M’Baye.
Insomma, una serata no, in una partita che onestamente contava meno di Pistoia e Brindisi. I minutaggi sono stati “da coppa”, con ampio riposo ai titolari, e anche l'approccio emotivo - come ha rimarcato anche il DS Martelli - è stato ben diverso. Per rendersi conto di questo basta guardare la percentuale ai liberi: 15/15 domenica a Pistoia, 13/21 ieri, partendo addirittura 4/10. Comprensibile, ma comunque si poteva vincere. Per quel che riguarda i singoli, va rimarcato come il momento di grossa difficoltà di Baldi Rossi prosegua.
In classifica la Virtus è ancora capolista solitaria, ma ora con una sola vittoria di vantaggio su Strasburgo e Patrasso. A parte il fanalino di coda Lubiana, in ogni caso, tutte le squadre sono ancora in corsa per la qualificazione. Se ne riparlerà dal 9 gennaio in poi, ora i bianconeri devono concentrarsi sul campionato, a partire dalla importantissima partita di sabato sera a Brindisi.
(foto FIBA Europe)