Nel 2013 ha fatto un certo scalpore la notizia dell’ordinazione sacerdotale di Riccardo Vattuone, professore ordinario all’Università di Bologna. Vattuone - oltre a uno stimato docente di Storia Greca - è anche un grande appassionato di basket, con un’esperienza di oltre 40 anni come allenatore della Polisportiva Pontevecchio, dove ora ricopre il ruolo di responsabile della sezione Basket.

Il sito crossmagazine.it l’ha intervistato, in merito alla sua passione per il basket e alla sua vocazione. Riportiamo le sue parole:

La sezione basket della Pontevecchio l’ho fondata io nel 1972-73, diciamo che ho iniziato io, poi sono andato avanti per tantissimi anni, fino a due anni fa, quando ho fatto la scelta di diventare prete, cioè me l’han fatta fare. E quindi ho lasciato, ma la voglia e il desiderio quest’anno erano tornati, purtroppo ho avuto un riacutizzarsi dell’ernia al disco che ho e quindi ho sospeso per un po’ gli allenamenti. Ma ci tornerò in palestra, non si dimentica mai.

Dal 1973 - un anno chiave per me - insegno all’Università, e da qualche anno sono ordinario di Storia Greca, insegno ai ragazzi della magistrale del corso ordinario. Il pane viene da lì, i preti non mi danno da mangiare.

La vocazione è vivere la vita da cristiani, e fino a un certo punto credo di averlo fatto con una certa fedeltà, poi a un certo punto della vita qualcuno mi ha chiamato e mi ha chiesto di fare una certa cosa, e io ho accettato. Questo è tutto, della vocazione.
Poi è chiaro che ci sono tante cose che riguardano la fede o la vita di tutti i giorni. Ma non è un fatto che viene dagli astri o dal cielo, viene nel cuore - sicuramente dal cielo - poi ti chiamano delle persone. In questo caso è stato il vescovo Caffarra.

La mia parrocchia, della quale sono vicario parrocchiale, è Sant’Antonio di Savena, che ha una tradizione di basket notevole. Negli anni ‘70 si giocava all’aperto una prima divisione con dei grandi nomi di allora.

Nella pallacanestro il mio idolo è Larry Bird, che è stato un fenomeno, con una costituzione fisica inferiore agli altri, e secondo me giocava in un modo molto intelligente.

La pallacanestro è come tutti gli altri sport, ma ha il vantaggio che se non si è tutti insieme davvero non si riesce a fare nulla, non si riesce ad andare da nessuna parte, salvo rarissime eccezioni. In altri sport l’individualità può ancora prevalere, qui si capisce davvero come siamo fatti, per vivere insieme e lavorare insieme. Ti può insegnare questo come valore di fondo.

OGGI LA SERATA DE "IL FORTITUDINO"
PESARO - FORTITUDO SUPERCOPPA 2001, PAGELLE E STATISTICHE