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(Foto Valentino Orsini - Fortitudo Pallacanestro 103)
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L'ex Fortitudo Alessandro Morgillo è stato intervistato da Damiano Montanari su Stadio in vista della partita dei biancoblu contro la Juvi Cremona.
Un estratto delle sue parole.

Sicuramente sarà bellissimo. Il PalaDozza è stato la mia casa per un anno intero. Ho ricordi belli, la scorsa è stata una stagione molto buona. Anche ritrovare coach Caja sarà una bella emozione.
L'anno tosto con lui mi è servito. Come dissi al mio arrivo in Fortitudo, mi mancava l'aggressività, anche per una questione di carattere. Caja mi ha insegnato a tirarla fuori, ad avere mentalità e una migliore visione di gioco: mi ha fatto crescere come giocatore. Quando rivedrò Attilio, lo ringrazierò.

Il nostro obiettivo era ed è il mantenimento della categoria evitando i playout. Abbiamo avuto un inizio di campionato molto positivo che ci aveva dato tanta fiducia, poi abbiamo perso alcune partite con scarti contenuti, qualche gara è andata storta e siamo scivolati fino all'attuale sedicesimo posto, ma a pari punti con la quattordicesima e la quindicesima, posizioni che ci garantirebbero la salvezza diretta. Per sabato al PalaDozza mi aspetto una gara molto intensa. La Fortitudo è difensivamente molto aggressiva e in attacco esegue alla perfezione gli schemi di coach Caja. Noi cercheremo di limitare la loro perfezione e di alzare l'attenzione nella fase difensiva: ultimamente non sta andando benissimo, però ci stiamo sistemando. Metteremo sul paquet tanta intensità, consapevoli che il pubblico sarà un fattore che influirà molto sulla partita».

Sabato si aspetta un'accoglienza particolare dai tifosi biancoblù? Mi piacerebbe, lo spero, ma non credo ci sarà. L'anno scorso ho avuto un ruolo marginale, ero il cambio di Freeman. Ho cercato di dare tutto quello che avevo.
 

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