Flats Service Fortitudo Bologna - Carpegna Prosciutto Pesaro, cronaca
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Flats Service Fortitudo Bologna – Carpegna Prosciutto Pesaro 70-71
Dura come una partita playoff, ma di quelle che fanno tanto sangue: la Fortitudo non offre certo la sua versione migliore arrivando ad un punto dalla vittoria contro una Pesaro ondivaga ma, alla fine, più concreta. La seconda sconfitta consecutiva, la prima di Caja in casa, raffredda e non poco le velleità di primo posto in stagione, complica le cose e fa capire che, in questo momento, la Effe sta vivendo un attimo di riflusso dopo le tante corse precedenti. Si poteva pur comunque vincere, ma non è andata.
Cronaca
Salutato il ritorno in parterre di Teo Alibegovic dopo le recenti vicissitudini di salute, si parte con grande velocità e tanti cesti (16-6 al 5’) prima che qualche sbavatura di Fantinelli nell’eccessiva ricerca del passaggio in area dia occasioni che Pesaro, tra schiacciate sbagliate e scivoloni, usa in parte per rientrare e sorpassare con un parziale di 13-0 figlio di attacchi bolognesi totalmente senza luce (Dik Dik). E 16-19 al 10’.
Serve il quintetto italico per smuovere qualcosa in attacco, ma si spera più nell’errore altrui che nel proprio merito, ed è solo perché Pesaro sbrodola che non si va oltre il -9 (23-32) prima che, finalmente, qualcosa si sblocchi. Si raccatta qualche libero, si tengono gli adriatici lontani dall’area concedendo solo tiri dall’arco che è già tanto se beccano il ferro, e un tiro da 5 (tripla Fantinelli, fallo lontano dalla palla di Freeman che porta a due liberi sbagliati ma a rimbalzo e cesto di Thomas) impatta. Dura poco, però, e il -6 del 20’ (40-34) è quasi una buona notizia.
E’ poi incomprensibile come si riparta con due perse di fila ma anche un attimo di concretezza che basta per impattare sbucando fuori dal nulla precedente (42-42), ma si resta sempre un passo indietro: il quarto di Fantinelli obbliga ad andare a cercare un Vencato acciaccato, ed è sempre con estemporaneità, più che con continuità, che si resta pari al 30’, a quota 55.
Panni sbuca dal nulla diventando l’eroe del momento e lanciando i suoi a +5, in una gara che diventa un flipper. E’ un bene che Pesaro abusi di triple spesso sbilenche, è un bene che Mian abbia una mano calderrima, ma si spreca da un po’ tutte le parti. Ed è drammatico che King calibri per la prima volta o quasi per il +1 a -12”, Pesaro può usare un fallo, lascia alla F 3 secondi, Aradori cicca, Freeman anche in sottomano (e chissà se sarebbe stato buono), fine del fattore Paladozza per Caja.