Il 2024 non è stato un anno facile per la Virtus, con poche soddisfazioni e alcune delusioni. E non è stato alzato nessun trofeo.

La prima metà dell’anno ha visto un netto calo in Eurolega della squadra, dopo un girone di andata oltre ogni aspettativa. I bianconeri sono riusciti comunque ad agguantare i play-in, vincendo anche a Istanbul nel primo spareggio, per poi essere definitivamente eliminati da Baskonia, non riuscendo a staccare il pass per i playoff. In ogni caso, il risultato finale di Eurolega resta molto positivo, sicuramente la cosa migliore dell'anno. Da ricordare anche l’afflusso del pubblico, che ha riempito la Segafredo Arena con 6 sold-out consecutivi.

In Coppa Italia c’è stata un’uscita rapida e deludente, ai quarti di finale contro Reggio Emilia. 

In campionato è arrivata la finale con Milano, ancora una volta, e ancora una volta è stata la squadra di Ettore Messina a prevalere, questa volta 3-1 con l’immancabile coda di polemiche arbitrali legate al finale di gara 3.

L’estate bianconera è stata strana, decisamente. Prima l’annuncio della fine della sponsorizzazione Segafredo, ora controllata dal fondo QuattroR. Poi la parziale retromarcia, con la sponsorizzazione confermata, anche se per un anno solo e a cifre decisamente ridotte, e budget invariato rispetto al 2023-24, grazie all'aumento della quota di tanti sponsor. Sul mercato, prima l'annuncio di un accordo verbale per il rinnovo con spalmatura di Shengelia (poi non concretizzato), poi un lunghissimo silenzio societario e il nuovo roster annunciato praticamente per intero il 20 luglio. Sette nuovi giocatori, tutti esordienti in Eurolega - ancora wild card annuale - a parte il veterano Will Clyburn, il colpo del mercato bianconero.

Intanto, si parlava di manovre societarie, con il possibile ingresso di un gruppo israeliano capeggiato da Ori Allon, poi non concretizzato. Massimo Zanetti, in più occasioni, dirà poi di non aver intenzione di cedere le sue quote, e quindi la composizione societaria resta a oggi invariata, 55% Zanetti e 45% Gherardi.In sede di approvazione di bilancio è stato anche rinnovato l’incarico a Luca Baraldi come CEO.

L’inizio della nuova stagione è stato subito difficile. Prima la sconfitta in Supercoppa, poi Eurolega iniziata con sconfitte a raffica, e posizione di Banchi data più volte in bilico. Sarebbe servito (e servirebbe ancora) un innesto di mercato, ma la proprietà non ha concesso extrabudget - nonostante ripetute richieste del management - e quindi si è rimasti così, anzi con uno in meno, visto che il lunghissimodegente Cacok è stato congedato, con rescissione unilaterale del contratto approvata da Lega e FIP. A dicembre, da ultimi solitari in Eurolega, le dimissioni di Luca Banchi e l’arrivo di Dusko Ivanovic. L’espertissimo coach montenegrino per ora sembra aver trovato una quadratura del cerchio. Dal suo arrivo sono arrivate vittorie in Eurolega e in campionato, e soprattutto la squadra sembra difendere molto meglio.

Nel 2025 questa squadra - oltre a cercare di finire l'Eurolega al meglio possibile - avrà l’occasione di giocarsi due trofei (Coppa Italia e campionato), mentre dal punto di vista societario si dovrà capire se i rapporti di forza tra le due anime della proprietà resteranno uguali, con la sottoscrizione da parte di entrambi dell’aumento di capitale deliberato, oppure cambieranno. Questo aspetto, così come l’auspicata partenza dei lavori per il nuovo palasport, sarà molto importante per capire il futuro bianconero.

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