VIRTUS, LA SITUAZIONE IN EUROLEGA DOPO MONACO
La sconfitta di ieri ha evidenziato ancora una volta i problemi della Virtus versione Eurolega, alcuni dei quali sono strutturali. I problemi principali - è chiaro a tutti - sono sotto canestro. Se l’abbondanza tra gli esterni è tale che qualcosa di buono salta sempre fuori - ieri mancava Lundberg e c’è stato spazio per Belinelli, che ha risposto con buoni minuti - il reparto lunghi è quello che è, e va spesso in difficoltà. 37-28 a rimbalzo, con 16 offensivi concessi agli avversari, è un dato con il quale vincere in trasferta è praticamente impossibile. E il dito non va puntato solo contro i “soliti” Jaiteh e Bako, ma anche contro due con pedigree e stipendio decisamente diverso come Shengelia e Mickey, ieri praticamente assenti. Oltretutto, si è infortunato Ojeleye, forse il giocatore più insostituibile della squadra oltre a Teodosic, che resta l’unico vero creatore di gioco bianconero e anche ieri ha dovuto giocare oltre 25’, arrivando stremato alla fine.
Infine, anche ieri è emerso il “problema terzo quarto”, nel quale i bianconeri si erano riavvicinati ma poi hanno subito la spallata decisiva da parte del Bayern. Che il terzo periodo sia più problematico capita decisamente spesso nella stazione bianconera.
E’ chiaro che la squadra paga i problemi di costruzione estivi, e resta sempre sbilanciata. Ed è anche solare che coach Scariolo avrebbe voluto un rinforzo dal mercato,e ha sempre mandato segnali in merito. Anche ieri - in conferenza stampa - il tecnico bianconero ha definito grande mossa l’aggiunta di DJ Seeley, arrivato da poco al Bayern dal Gravelines. Altrove sul mercato ci si è andati, qui invece non è arrivato nessuno - almeno per ora - per cui bisogna fare di necessità virtù. Se non altro domenica rientrerà Abass, che di sicuro potrà aiutare molto, almeno a livello di campionato italiano.
Sul fronte classifica, la situazione non è rosea. 14° posto con record di 9-12, sempre a due vittorie dalla zona playoff - obiettivo dichiarato dalla proprietà - ma con una giornata in meno a disposizione, e avendo perso uno scontro diretto importante. Se ieri pomeriggio per arrivare alle ipotetiche 18 vittorie necessarie la Segafredo avrebbe dovuto vincere 9 delle rimanenti 14 partite, adesso dovrebbe vincerne 9 su 13. Ovvero fare il 69% di vittorie da qui ad aprile, oltretutto con un calendario non più favorevole, che vedrà molte big venire a Bologna, e molti scontri diretti in trasferta.
Dato che finora si è viaggiato al 42.9% di vittorie, servirebbe un cambio di passo notevole, che questa squadra finora non ha mostrato di poter fare. Comunque, già dal prossimo doppio turno - Stella Rossa in casa e Villeurbanne in trasferta - si capirà molto del futuro bianconero. I margini di errore adesso tendono a zero.