VIRTUS, SOLUZIONE IN 48 ORE

Dopo le dimissioni di Sandro Crovetti la Virtus si trova in una posizione non facile, e sarà il tavolo di indirizzo della Fondazione a dover trovare una soluzione rapida.
Tra oggi e domani i rappresentanti della proprietà si riuniranno e, sentite le parti, dovranno prendere una decisione.
Idealmente si potrebbe provare a convincere Crovetti a ritirare le sue dimissioni, ma sarà veramente difficile che ciò accada, perchè il tono delle stesse (nella mail mandata ieri mattina in società) e della sua dichiarazione all’ANSA, in cui si parla di dimissioni irrevocabili e di insanabili divergenze con il presidente Villalta non lasciano spazio a ripensamenti. Anche perchè, a quanto si è capito, non è la prima volta che i due entrano in contrasto. Quindi pensare ancora a Villalta e Crovetti che lavorano insieme in Virtus al momento è utopia.

A questo punto possono esserci solo due alternative: o la Fondazione prenderà atto delle dimissioni e cercherà un sostituto, oppure riterrà Crovetti indispensabile (per l’enorme mole di lavoro svolta, per il suo ottimo rapporto con Giorgio Valli, la squadra e gli sponsor, eccetera). In questo secondo caso, sarebbe la posizione di Renato Villalta a diventare caldissima.

Sarà la Fondazione a decidere, quindi. Tutto può succedere, ma è difficile pensare che Crovetti possa venire confermato a scapito di Villalta. Il presidente, oltre a essere una figura storica della Virtus (e già quest’anno ci sono stati due addii pesanti, Terrieri e Sanguettoli), rappresenta l’immagine della società. La soluzione più probabile quindi è che la Fondazione incarichi ciò che resta del CDA di trovare un sostituto del dirigente dimissionario molto celermente, dato che incombono parecchie scadenze amministrative. E non a caso sono usciti già alcuni nomi papabili, come Claudio Coldebella, Marco Bonamico, Cecco Vescovi, Marco Atripaldi, Valentino Renzi e Roberto Brunamonti. Scegliere quest’ultimo - visto il suo enorme amore, ricambiato, per la Virtus e la sua tifoseria - sarebbe una mossa decisamente sensata, che potrebbe rimediare velocemente al danno di immagine causato dagli eventi di ieri.