Poteva essere anche facile, con un +12 a -12’ che pareva definitivo, davanti ad una Treviso con gambe e mani tremule. Però alla Fortitudo piace farlo strano, ed ecco quindi la partita riaperta, con grande gioia di cardiologi e venditori di bypass: alla fine il classico chissenefrega, guardando il punteggio finale, dimenticando come si sia concesso ai padroni di casa tanta roba, con anche la possibile tripla della vittoria. Conta poco: Bologna vince ancora una volta al Palaverde, che ormai potrebbe essere tradotto a nuova casa fortitudina, e ora diventa difficile pensare di non potercela aver fatta, in questo quarto di finale, contro chi, è chiaro, quando vede la Fortitudo non capisce più nulla.

Si parte con attacchi ben più fluidi rispetto all’abitudinario, con canestri un po’ da tutti, qualche persa, e percentuali di quasi perfezione (15/18 collettivo nei primi 7’). Boniciolli mugugna per il 5-0 nei falli fin da subito, fa bagnare i talloni a dieci giocatori già dopo 6 minuti, riscopre il Montano versione bomber per rintuzzare il primo vantaggio veneto, e un bel primo quarto termina con i locali avanti 24-22.

Treviso gioca internamente come non si vedeva da una trentina d’anni, provando poco da tre e cercando soprattutto gli altrui falli. Boniciolli tuona, prende tecnico, ma il rischio di fuga locale (27-22) viene matato da un 10-0 bolognese con Mancinelli ormai pronto per la gara di tiro da 3 durante l’ASG NBA. Bologna va a +7, dando l’idea di una complessiva maggiore serenità e capacità di gestire la faccenda, con tanto di possibile cesto dello stesso Mancinelli cassato da tapout di Knox, e tra qualche sbavatura davanti ma nervosismo di Treviso dietro, è 42-35 Bologna al 20’.

Ad annusare le squadre al rientro, si direbbe che Bologna è sana mentre Treviso qualche problema ce l’ha, priva di idee a centrocampo e con una tensione addosso che, come si suol dire, è quasi palpabile. Montano non ne sbaglia una, i veneti segnano solo dalla lunetta (e nemmeno con gran percentuali), e sembra quasi normale amministrazione arrivare alla doppia cifra di margine, a favore. Di qua c’è lucidità, di là c’è braccino per non dir di peggio, e 61-50 al 30’.

Chiusa? No, perché qualche libero sbagliato ed eccessi di confidenza permettono a Treviso un po’ di rimbalzi d’attacco e il riavvicinamento (58-64), che dopo un gol di Montano ribattuto da due triple consecutive (di chi prima dall’arco aveva 1/7) mette tutta la faccenda di nuovo in discussione (67-64 al 35’). C’è rottura offensiva, c’è Treviso che però non ne approfitta e per un po’ sbaglia tutto, sia da uno che da due che da tre, ma che ringrazia qualche evitabile fallo fortitudino in bonus per rosicchiare fino al -1 (con Rinaldi che cicca il libero del pareggio). Legion passeggia con palla in mano, lasciando l’ultimo possesso a Treviso. Fantinelli da tre sposa il ferro, Montano dalla lunetta mette entrambi pur cercando l’errore nel secondo, e nella prima notte di nozze (anzi la seconda), gode sempre e comunque la Fortitudo.


(Foto di Fabio Pozzati)

GARA2, VIRTUS MULTATA DI 1500 EURO, SQUALIFICATO IL CAMPO DI TREVISO
BIGNAMI CASTELMAGGIORE - UPEA CAPO D'ORLANDO 93-91