ETERNEDILE BOLOGNA

Candi - voto 6,5 – (11pti, 3/6, 1/2, 2/3) – Non passa da lui la sconfitta: cerca di stare con la testa sul parquet, mette qualche tripla, e oltre non è che possa andare, ecco.
Montano - voto 6 – (16pti, 4/7, 3/4, 2/6) – Anche 8 rimbalzi, ma paga nel finale il voler a tutti i costi fare il decisore, e sono più errori che non cose positive. Può starci, però è meglio che non ci stia.
Raucci - voto 5,5 – (0pti, -, 0/2, 0/1) – Poco spazio, ma è anche vero che dietro, ogni tanto, commette svarioni che non gli sono abituali.
Italiano - voto 5 – (0pti, -, 0/1, 0/1) – Manda in campo la sua immagine sbiadita, sindoneggiando quando c’era bisogno di far vedere eccome i propri connotati.
Daniel - voto 7 – (21pti, 5/7, 8/14, -) – David Bowie ne aveva parlato anni e anni fa, disquisendo su uomini che cadono sulla terra da altri pianeti. Però nel secondo tempo viene un po’ tenuto in disparte, un po’ troppo, e Parks impatta lo scontro diretto.
Sorrentino - voto 6 – (5pti, 0/1, 1/2, 1/2) – Sta quasi per ripetere Verona. Quasi. Peccato, perché si era ripreso eccome dalla settimana di stop.
Carraretto - voto 6,5 – (8pti, -, 1/2, 2/3) – Quando la palla gli arriva sono punti. Solo che, forse, non gli arriva quanto ci sarebbe bisogno di fargliela arrivare. Vai te a capire se sia lui a non palesarsi, o la squadra che non lo cerca abbastanza.
Flowers - voto 5 – (1pt, 1/2, 0/2, 0/2) – Chiaramente in debito di tutto, entrando con le pantofole e la vestaglia tipiche di chi deve ancora agire tanto con il ricostituente.
Amoroso - voto 6 – (10pti, 2/2, 4/6, 0/4) – Cresce capendo prima che Landi va seguito, poi che è meglio ballar di piede perno in area che non tirare Sputnik dall’arco.
Quaglia - voto 5,5 – (0pti, -, 0/1, -) – Entra in un momento in cui tutti sembrano all’ammazzacaffè anticipato, e non sembra avere bicarbonato adatto alla bisogna.


ALMA TRIESTE

Pecile - voto 6,5 – (4pti, 2/2, 1/5, 0/1) – Gioca con il joystick, 6 assist.
Baldasso - voto 6 – (3pti, -, 0/1, 1/2) – Fin troppo educato, però si limita al suo compitino e non fa danni.
Nelson - voto 7 – (9pti, 2/2, 2/7, 1/4) – Sedato (a parte 6 assist) per buona parte della gara, poi la vince.
Landi - voto 7 – (18pti, -, 3/6, 4/10) – Devastante all’inizio, poi limitato quando lo obbligano a giocare e non solo a far corri e tira.
Parks - voto 7 – (20pti, 0/1, 10/14, 0/3) – Tra grandi legnosità e ottime intuizioni, doppia doppia come Daniel ma tenendosi l’ultima zampata.
Bossi - voto 6 – (5pti, -, 1/2, 1/3) – Tiene alto il ritmo, basta e avanza.
Coronica - voto 6 – (2pti, -, 1/2, -) – Ai margini senza esagerare.
Prandin - voto 7 – (13pti, 3/4, 5/6, 0/1) – Esce dalla panchina facendo il bello e il cattivo tempo nel secondo tempo.
Canavesi - voto 5,5 – (0pti, -, 0/1, -) – Sembra non voler disturbare.
Pipitone - voto 6 – Fa da sponda, niente altro.




VERBA MANENT

Boniciolli - Era tutto previsto. Trieste era la squadra peggiore da affrontare, gioca come noi ed è in condizioni migliori, oltre ad avere un super allenatore: avevo detto che per vincere non bastava essere più intensi, ma si doveva essere più bravi. Non lo siamo stati, e ora si potrà discutere sul fare fallo o meno nell’ultima azione: conta poco. Ci sono tre fatti che testimoniano quanto dobbiamo ancora crescere: dieci tiri liberi sbagliati, troppi in una gara punto a punto, e se a Verona non abbiamo pagato dazio, qui è successo. Poi, la lezione che i giovani devono apprendere è che quando si pareggia l’intensità la vincono i più bravi, e allora non puoi come ha fatto Italiano commettere un intenzionale in quella situazione, o Montano che in un momento di grande recupero non può buttare la palla in avanti sperando che Daniel la prenda. Non sono incazzato: speravo di sgamarla, potevamo prendere grande fiducia prima di un ciclo di tre trasferte su quattro, ma arriva un momento in cui il destino ti chiede il conto. Abbiamo difficoltà con quelle cifre di Italiano, Flowers e Raucci, o Amoroso che si è fatto ancora male, ma quando tiri e tiri, alla fine paghi. Il campionato è ancora lungo, la cosa può capitare, anche se tante cose da loro preparate noi siamo riusciti a prevederle. Ma Trieste ha meritato di vincere: noi siamo rimasti attaccati al fondo dei loro pantaloni, non abbastanza. Nel computo generale della malasorte di quest’anno, penso che se fosse arrivata qua Brescia io sarei stato entusiasta, invece è arrivata l’unica che gioca come noi. Complimenti, ora cerchiamo di recuperare i cocci e speriamo di far tornare in condizione Flowers, o di far allenare di più Amoroso, o che l’influenza colpisca me e non i giocatori. Abbiamo cercato di fare pressing tutta la partita, ma alla fine non ce ne avevamo più. Riuscissi a capire sempre che marcia mettere sarei un mago, ma può capitare di sbagliare tantissimo, e noi per giocare la nostra pallacanestro abbiamo bisogno di stare bene. E il problema non sarà cosa faremo nei playoff, ma se ci arriveremo: ora siamo in mezzo a troppe turbolenze. Ma dove sarebbe Trieste se avesse giocato otto gare su venti senza uno straniero? Non basta tornare: Montano è tornato, ma ci ha messo un po’ prima di rientrare in ritmo, ora speriamo che capiti anche con Flowers. Oggi è stata partita di intensità che nemmeno in A1, sono orgoglioso di quanto fatto, ma abbiamo perso contro la squadra più simile a noi. I cori contro di me? No problem, io penso di loro la stessa cosa: sono un gruppo di scienziati per colpa dei quali abbiamo giocato dei playoff in campo neutro.

Dalmasson - Abbiamo giocato in questo palasport con grande personalità, cosa che in altre occasioni ci era mancata, e l’essere arrivati fino all’ultimo minuto stando in partita ci ha dato fiducia.

Carraretto - Bisogna ripartire dalla settimana scorsa: Amoroso è arrivato, ma al primo allenamento si è fatto male Italiano, poi febbre di Raucci, e dopo una grande gara di intensità a Verona non abbiamo recuperato nessuno. Trieste era la squadra peggiore da affrontare, perché ha grande intensità e filosofia di gioco simile alla nostra. Non siamo fisicamente pronti, troppe influenze, e sul campo tanti liberi sbagliati oltre alle palle perse. Sull’ultimo canestro bravo Nelson. Le mie responsabilità? Abbiamo cambiato molti assetti offensivi, ora serve ritrovare equilibri: la società ha investito su Amoroso che per la categoria è un lusso, e assieme a lui ci sono tanti altri giocatori che possono fare bene. Io non sono mai stato una prima punta nelle squadre in cui ho giocato, e non avere molti tiri per me non è un problema: mi viene chiesto di portare esperienza nei momenti caldi del gioco, e questa è la mia missione. Poi non sta a me dire se ci riesco o no. Da qui alla fine servirà ritrovare equilibri, perché abbiamo tante possibilità offensive: nessuno lo può essere sempre, c’è bisogno di tutti. Venivamo da due vittorie consecutive, l’entusiasmo era alle stelle, e in una squadra dove nessuno si può prendere dei tiri da soli c’è bisogno del gruppo. Oggi gli episodi hanno inciso: forse una persa nel finale poteva ucciderli, invece non è andata in questo modo. Ma le sconfitte aiutano, servono per capire quanto c’è bisogno di lavorare per tornare al top e andare in palestra ad allenarsi.
CAPO D'ORLANDO - VIRTUS, IL PREPARTITA
PESARO - FORTITUDO SUPERCOPPA 2001, PAGELLE E STATISTICHE