Davide Lamma - direttore sportivo della Fortitudo - è stato intervistato da Damiano Montanari su Stadio, a tre giorno dall'esordio della Fortitudo al PalaDozza per questa stagione.

Ecco le sue parole: L'ultima volta ero in campo. Ho avuto la possibilità di prendermi una dose supplementare di emozioni come giocatore. Ma ora sono concentrato, come del resto lo ero l'anno scorso, sul mio ruolo dirigenziale in società. Sarà emozionante. Non solo per me. Ma per tutta la Fortitudo: è questa la nostra grande forza.

Si riprenderà da dove si era finito. Con grandi emozioni. Ma anche con il problema degli infortuni. Solo sfortuna? Non voglio fare dietrologia o parlare di sfortuna. Gli infortuni fanno parte del gioco, altrimenti non avremmo uno staff medico per seguire la squadra. Fortunatamente quello di "Mancio" si è risolto, Nazzareno è tornato in campo in questa settimana.

E per Ruzzier c'è stato un sorprendente errore di valutazione dell'entità dell'infortunio. Come lo spiega? A Caserta Michele aveva fatto una lastra che era risultata negativa. Poi a Bologna si è sottoposto ad un'ecografia per escludere lesioni ai tessuti e a una risonanza magnetica che ha evidenziato un edema osseo. Questo quadro era compatibile con i sintomi che presentava Michele. Dopo due settimane ci si aspettava un miglioramento, soprattutto per il dolore avvertito dal giocatore, che non c'è stato. Per questo abbiamo fatto un'ulteriore lastra di controllo da cui è emersa un'infrazione al perone. Può succedere che le fratture di quel tipo non si vedano subito. Purtroppo è accaduto in un momento in cui scadevano i tesseramenti. Se fosse successo due settimane prima avremmo potuto valutare la possibilità di tesserare un altro play senza spendere il tesseramento suppletivo. Ma non c'è stata una colpa particolare da parte di nessuno: solo tanta sfortuna per Michele. E comunque i tempi di recupero non si sono allungati di molto. Con ogni probabilità Ruzzier potrà tornare ad allenarsi col gruppo a metà mese. Fortunatamente abbiamo due play di grande livello. A Chieti Candi ha giocato un'ottima partita.

Si è aggregato alla squadra Marchetti. E' un buon play, piccolo, sa giocare, è veloce, ha buoni fondamentali. E' subito entrato in sintonia con il coach e la squadra. Ci sta dando una grossa mano. Non abbiamo bisogno di fare scelte affrettate. Se ci rendessimo conto che è la pedina giusta per risolvere un eventuale problema, valuteremmo il da farsi.

Si è bloccato anche Gandini, che per domenica dovrebbe recuperare. E' un ragazzo stupendo. Domenica scorsa, prima del match con Chieti, ha accusato un problema alla schiena, giocando poi una gara di grande grinta. Non facendo solo il lavoro sporco. E' il nuovo gladiatore della Fortitudo.

Si parla di mercato. Si parla di Delfino. Siamo in contatto. Lui ora è con la sua famiglia in Argentina. Si è preso del tempo per capire cosa fare. La Fortitudo è un'opzione che sta tenendo assolutamente in considerazione. Potrebbe concretizzarsi anche a breve. Dipende molto dalla sua volontà e dalle eventuali offerte che potrebbero arrivargli. Parliamo di un giocatore che ha appena disputato le Olimpiadi e che ha una carriera straordinaria.

Con la squadra si sta allenando Nikolic. E' veramente in gamba. Sarebbe un ottimo comunitario per una squadra di Serie A, perché ha atletismo, fondamentali, capisce il gioco, ha stazza. E' assurdo che non abbia ancora trovato posto in qualche team in Europa. Possibile che resti in Fortitudo? Abbiamo due americani. Non è il momento di prendere un altro staniero e fare turnover.

Domenica arriva Verona. Che partita sarà? Loro hanno perso la prima in casa e hanno un roster competitivo. Noi esordiremo finalmente al PalaDozza. L'ultima partita ufficiale è stata gara 4 con Brescia. Per i nuovi sarà il battesimo in un PalaDozza che, contando gli abbonamenti, sarà pieno.

Lamma si toglierà di nuovo la giacca per indossare la canotta e i pantaloncini? Dovrei discuterne con il direttore sportivo. Che in questo momento è assolutamente contrario. E sorride.

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