BIGNAMI-CIMBERIO BORGOMANERO 92-79
Finisce 92-79 per la Bignami Castelmaggiore una partita esaltante che regala due punti pesantissimi per la salvezza e al presidente Tudini una piacevole serata senza voce, dopo aver gridato "la partita della storia!" al termine di questo fantastico sabato. Borgomanero arriva sotto il cupolone del Paladozza con Thornton acciaccato che prova 5 minuti poi alza bandiera bianca, ma non ci sono scusanti per il deserto che lentamente si crea attorno ad un Jenkins troppo solo e alla fine nervoso e acciaccato.
L'inizio e' una sinfonia piemontese, che suona senza steccare una melodia fatta di canestri, giochi a memoria, e sfruttamento totale delle mani quadrate bolognesi con transizioni e contropiedi. Abram non vede la palla, Rush la vede ma non la tiene mai in mano, il solo Smith non puo' nulla contro una Cimberio che vola come un fantastico gabbiano, con le ali di Salyers e Ferrari e con il cervello di Jenkins, che per questi livelli ha una velocita' superiore. 3-10 subito, 10-22, fino allo straziante 15-34 a poco dalla fine del primo quarto, che si conclude poi sul 17-34.
A questo punto la Bignami si trasforma come l'Hulk delle Iene, grida "tutto questo e' mostruoso", e riparte con tre marce in piu'. Tutto parte dalla difesa: Ticchi comincia a chiamare zone e uomo che si alternano vorticosamente, facendo andare in tilt la macchina da guerra novarese. Questa tiene botta grazie a due triple di Ferrari e Jenkins, ma l'inerzia e' cambiata. Cross manda all'aria tutti i discorsi di "attacco debole contro la difesa schierata" penetrando ogni volta che puo', Jenkins zoppica ma non puo' riposarsi a causa della pochezza dei suoi cambi (Giadini e un irritante Rossi), Rush schiaccia il pareggio sul 42-42 e, dopo l'errore di Abram che rimanda il sorpasso, si va al riposo sul 42-43. Con un dato impressionante: 38 a -3 la valutazione nel secondo quarto.
Altri errori da pochi centimentri nel terzo quarto, qualche aiuto arbitrale a Jenkins (12 falli subiti alla fine), e l'unica cosa buona di Allegretti riportano sul +7 la Cimberio nel terzo quarto, ma e' il canto del cigno. La difesa di Salyers su Cross e' buona ma nulla puo' quando il folletto bolognese si riprende da cinque minuti di riposo, e la Bignami rientra fino al 60-61 al 30'. Con un 74-48 di valutazione complessiva.
L'ultimo quarto e' una apoteosi. Rush schiaccia sugli scarichi, Abram e Smith portano il Progresso a +3, e solo Aimaretti sembra crederci di la'. 71-71. Poi, il Vajont si scatena sulla Cimberio. Smith si esalta, mette praticamente da sdraiato la bomba del +4 che, come dice il suo amico Griffith in parterre, uccide la partita. E' una delle 4 triple di file (2 di Smith e 2 di Abram) che fa impazzire il pubblico bolognese. Jenkins gioca da solo, si procura liberi ma ne sbaglia la meta'. Finisce come detto 92-79, roba da non crederci.
A questo punto? La Bignami continua a giocare in cinque, ma e' sempre piu' un blocco unico che se non crolla ti strozza, mentre il Cimberio non ha trovato alternative a Orazio. Ticchi ringrazia il suo vice Teglia per l'idea delle difese alternate, Danna si vergogna del -30 preso dopo il primo quarto. Gli assenti hanno avuto veramente torto.0