IL BILANCIO DELLA STAGIONE FORTITUDO DI MURATORI, PAVANI E BALLANDI
In occasione di un evento organizzato dallo sponsor Kontatto ai microfoni di Giacomo Bianchi di Nettuno TV sono stati intervistati il DG della Fortitudo Christian Pavani, il presidente Gianluca Muratori e il padrone di casa, Federico Ballandi.
Ecco le parole degli intervenuti:
Gianluca Muratori - Dopo la conquista dei playoff si può sognare o va bene così? Si deve sognare. La conquista dei playoff era l’obiettivo che ci eravamo posti fin dall’inizio, adesso c’è l’ultima partita, vediamo se riusciamo ad arrivare sesti, questo implicherebbe uno speranzoso futuro per i prossimi scontri. Ne sale una su sedici, non è il momento di esaltarsi nè di esaltare nessuno. Abbiamo avuto una serie di difficoltà che sono normali per una squadra che è ripartita da poco tempo, nessuno può aspettarsi di più dei traguardi che avevamo fissato. Poi se viene qualcosa in più, ben venga.
Che stagione è stata? Il doppio salto ha fatto sì che la proprietà si dovesse adeguare al livello di una A2 competitiva. Noi eravamo pronti e anche adesso stiamo facendo tutto il possibile per fare le cose al meglio. Nel caso in cui salissimo avremmo bisogno di riorganizzarci e aprirci a chi è disponibile a condividere il percorso verso una A1 che sarebbe molto più costosa e complicata. Se invece restiamo in A2 abbiamo già una squadra molto competitiva e allenata molto bene, abbiamo uno staff di cui vado orgoglioso, anche se sono un sacco di persone. La Fortitudo costa come una squadra di serie A anche se milita in A2, e poi ha un peso storico, tutte le squadra che si scontrano con noi devono dare il 120%. Abbiamo avuto un inizio di stagione difficile per l’assenza di alcuni giocatori importanti, oggi siamo molto in forma. E’ un classico, anche l’anno scorso siamo andati così. Adesso siamo molto in forma, ma basta un’assenza dell’ultimo momento per causare una criticità. Mi auguro che vada tutto per il meglio.
Allungare il roster? Credo che come proprietà abbiamo fatto un sacco di sforzi e sacrifici, abbiamo dato moltissimo, l’ultimo è stato l’acquisto di Amoroso, che quando gioca cambia le sorti della partita. Sono tutti stati investimenti che sono usciti dal percorso iniziale. Credo che la Fortitudo oggi abbia tutto quello che serve e debba cercare di fare con le proprie forze.
E a differenza di altre squadre noi se saliamo è un evento importantissimo, ma sappiamo gustarci molto bene il nostro tifo e la nostra passione anche in A2, cerchiamo di giocare con questi ragazzi giovani che ci stanno dando molte soddisfazione e stanno ricevendo convocazioni in Nazionale. Tutto questo è possibile non solo grazie alla proprietà ma anche grazie alla gente che ci sta vicino, alle aziende come Kontatto, Eternedile, Italpizza, Reale Mutua… più consistenti sono le mani che ci vengono date più consistente diventa anche il roster e gli obiettivi salgono.
Un giudizio sulla stagione? Sono molto soddisfatto che l’obiettivo stagionale sia stato raggiunto, sono molto contento soprattutto delle ultime quattro partite, ho visto una squadra che può fare punti, sa difendere ed è ben condotta da un allenatore di categoria superiore. Non ho nessun tipo di rimorso, quello che si poteva fare è stato fatto. Per l’eventuale aggiunta aspettiamo gli eventi, io rappresento la proprietà e bisogna dividersi da quello che giustamente un allenatore vuole e quello che la proprietà ha già fatto, rispondendo alle esigenze dell’allenatore. Abbiamo già speso una cifra importante e a volte ci si può anche fermare.
Federico Ballandi - I playoff sono difficilissimi, la formula ci ha fatto fare un salto in avanti di una stagione, ma ora è davvero difficile. Fare proclami adesso mi pare molto prematuro. Andiamo incontro al caldo che incontreremo nei palazzetti, a squadre preparatissime, sembra che l’altro girone sia molto competitivo. Noi abbiamo avuto la difficoltà nel giocatore fuori da casa nostra. L’allenatore mi sembra un allenatore di categoria per poter raggiungere obiettivi importanti, la squadra ha una panchina importante e può giocare 40’ intensi. Poi dipenderà dallo stato di forma, dal caldo, dal calore delle tifoserie che incontreremo: ogni partita ha il suo inizio e una sua fine, con pronostici difficili anche da parte degli addetti ai lavori. Si parlava della corazzata Scafati, ora sono calati. Treviso ci ha fatto un’ottima impressione, poi ci sono squadre che si sono attrezzate adesso, o che sono entrate per qualche sghetto. Io sono un tifoso pronto ad aiutare la causa della Fortitudo. Da tifoso posso dire che a Bologna siamo quelli che stiamo meglio, tra Bologna e i cugini la Fortitudo è quella che può stare un po’ più allegra.
Kontatto sarebbe disposta a investire per un giocatore? La decisione deve essere presa dalla proprietà. Secondo me la squadra col rientro di Amoroso è completa e con americani che per la categoria sono un superlusso. Poi decideranno Direttore Generale e proprietario. Uno sponsor dà un contributo poi è la proprietà a decidere come investire la cifra.
Un giudizio sulla stagione? Se arriviamo sesti è una posizione accettabilissima, dato che ci sono stati risultati fuori casa incredibili, per le squadre che ci hanno battuto, come Matera e Chieti, altre partite le abbiamo perse di un niente. Peccato per le occasioni perse, ma da tifoso dico che è meglio portare a casa i risultati nei playoff.
Christian Pavani - C’è bisogno di un giocatore in più? E’ chiaro che un allenatore ambizioso come Matteo Boniciolli è normale che ti faccia una richiesta del genere, lui vuole provare a vincere. Stiamo cercando di capire se la proprietà può fare questo ulteriore sforzo, perchè vuol dire proprio che puntiamo ad andare in A1. Abbiamo tempo fino a venerdì, valutiamo se è opportuno mettere in squadra un giocatore che può solo guardare, e che se non si fa male nessuno non entrerà mai in campo. Secondo me la squadra è completa, ma quello che fa Boniciolli è giusto, lui vuole tutte le pedine nel modo giusto, poi sta a noi decidere cosa fare.
Un giudizio sulla stagione? L’unico neo è il discorso delle trasferte, ma visto come lavorano i ragazzi non si può dire niente. Quel neo non l’ha capito nessuno, con Boniciolli ne abbiamo parlato più volte. Ma abbiamo lavorato spesso con un americano in meno, ed è stato un problema anche allenarsi bene. Vediamo adesso, si riparte da zero. Pensando a dove siamo partiti tre anni fa e dove siamo adesso, secondo me è tanta roba. Credo che a Bologna adesso la Fortitudo viva in un’isola felice, dai sei piccoli eroi, i disgraziati e i Calimero siamo qui a giocarci un playoff, e tra le 16 squadre potrebbe anche uscire la nostra pallina. Secondo me vanno fatti i complimenti a tutti, dalla proprietà che ha messo i soldi, a chi allena e chi è in campo. Poi c’è sempre qualcuno a cui non va bene niente e che farebbe meglio lui, ma fa parte dello sport. Ma intanto siamo qui, è tre anni che lo diciamo. Chi è qui è qui, le parole sono parole, chi è qua è perchè ha fatto i fatti.