Virtus, il punto dopo la Supercoppa
Premesso che il valore della Supercoppa è decisamente relativo, la prima delle sfide stagionali tra la Virtus e Milano è andata alla squadra di Messina, che dopo tre vittorie consecutive bianconere ha alzato il primo trofeo stagionale.
Ma parte questo, e dopo una partita assolutamente godibile che poteva essere vinta da entrambe le squadre, la Supercoppa soprattutto può essere usare per trarre indicazioni molto utili per la stagione che verrà La Virtus, dopo una preseason con molti infortuni, ha iniziato ad assumere una identità riconoscibile e ha giocato contro Milano una partita molto più solida di quel che quanto visto a Creta poteva far temere.
Il talento offensivo non è in discussione, come da previsioni 96 punti segnati in semifinale, 96 in finale (84 nei regolamentari). Il reparto esterni è folto e ben assortito, tanto che mancava Cordinier e Belinelli era ancora a mezzo servizio dopo aver saltato la preparazione. Il talento di Clyburn non è certo in discussione, e sia Tucker che Morgan hanno dimostrato di poter segnare con facilità Quest’ultimo finora ha sempre giocato da guardia, e se la cosa sarà confermata più avanti vorrà dire che uno tra Pajola e Hackett dovrà sempre essere in campo.
Sono invece stati confermati i dubbi che c’erano nel settore lunghi. Zizic ha dovuto fare reparto da solo, per motivi di necessità, ed è andato in difficoltà nei secondi tempi. La squadra ha avuto difficoltà a rimbalzo (18 rimbalzi offensivi concessi a Napoli, 45-32 il conto a favore di Milano ieri), e in entrambe le partite Toko Shengelia ha dovuto giocare l’ultimo quarto da pivot, supportato da un ottimo Polonara, che dopo le voci di una possibile cessione a Trapani ha risposto sul campo con due grandi prove. E’ ormai chiaro a tutti che la situazione è molto problematica, come ha fatto notare lo stesso Banchi nel post partita, spiegando che “la società è attenta al mercato”. La stagione e soprattutto l’Eurolega sono alle porte, e francamente affrontarla con i soli Zizic e Diouf come centri di ruolo - dato che per avere Cacok al 100% ci vorrà del tempo - sarebbe davvero un azzardo. Qualche nome di mercato c’è: nei giorni scorsi si è parlato dell’ex Warriors Jordan Bell - che sarebbe esordiente in Europa - e di John Ebgunu, visto in Italia a Varese. Nei prossimi giorni vedremo cosa succederà.