Il playmaker titolare della Virtus, Tony Taylor, è stato intervistato da Luca Aquino sul Corriere di Bologna, che ipotizza per lui il ruolo di capitano della squadra.
Ecco un estratto delle sue parole.

Un Bilancio del ritiro a Sestola. Sicuramente molto positivo. Ci stiamo integrando alla grande, ma quando trovi dei ragazzi come quelli che compongono il gruppo è facile. Ho buone sensazioni.
Che annata ci si deve aspettare? Per molti di noi è un anno chiave. Conosciamo i campionati europei, non siamo giovanissimi, abbiamo una buona esperienza. Vogliamo vincere più partite possibile.

Che tipo di giocatore è Tony Taylor. Sono un "floor general", un regista. Cercherò di portare in campo la mia leadership e l'abilità di tenere unita la squadra.
Penso di essere piuttosto lontano dallo stereotipo del play newyorkese e non gioco in un playground dall'ultimo anno di liceo. Io ho un buon tiro e non mi piace palleggiare molto, sono più portato a coinvolgere i miei compagni e per me sono importanti entrambi i lati del campo, attacco e difesa.
Il modello? Allen Iverson, senza dubbio. Lui è forse l'underdog degli underdog. Ha sempre giocato con un peso sulle spalle e ha vinto.
L'esperienza di due anni in Siberia. Sono newyorkese e ci sono abbastanza abituato, al freddo. È stata una bella esperienza, la cosa più dura erano le 12 ore di fusorario con New York e le 4-5 ore di viaggio per ogni partita in trasferta.

(foto Virtus Pallacanestro)

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