SALUS, VITTORIA A MONTECCHIO
57 Punti nel 1° tempo, 12/18 dall’arco, 37/37 dalla lunetta: di certo i numeri non sono tutto nel basket, ma mai come stavolta spiegano il successo di una incredibile Madel. I bolognesi espugnano il difficile campo dell’Arena Montecchio a seguito di una prestazione offensiva sostanzialmente perfetta: ancora senza Trentin e capitan Percan, è stato decisivo l’apporto di due giocatori rigenerati e ritrovati come Lugli (20) e Parma Benfenati (24), oltre al Nucci in grande spolvero di questi tempi.
Il match comincia subito a ritmi altissimi, con un solido Parma a farsi sentire sotto le plance: i reggiani sono costretti ad inseguire sin dalle prime battute, riuscendo a contenere il divario dopo il quarto iniziale, ma senza trovare le giuste contromisure ad un ispiratissimo Nucci, capace di segnare 19 punti entro la sirena dell’intervallo (42-57, 20’). I padroni di casa non ci stanno, e provano a ricucire lo strappo arrivando al -6, grazie a due bombe del recuperato Conte. Nulla da fare, perché Lugli (al massimo stagionale) lo ripaga con la stessa moneta infilando una serie di triple pesantissime: nel frangente da segnalare la prova dell’under Zanoni (classe ’97), bravo a difendere sugli esterni avversari e precisissimo dalla linea della carità. Il vantaggio della Madel rimane sempre attorno alla doppia cifra di scarto sino alla fine della gara, terminata con un roboante 88-97.
Serviva una prova di grande unità e carattere per tornare alla vittoria: a Montecchio la Salus non ha deluso le attese. Sarà ancora più tosta ad Imola domenica prossima, contro una Virtus che, seppure in difficoltà, resta una delle favorite per il salto di categoria.
FORZA SALUS!
POL. ARENA – SALUS PALL. BOLOGNA 88 – 97
(21-28; 42-57; 64-74)
Montecchio: Grisendi 7, Lombardi 4, Conte 13, Riccò 4, Di Noia 17, Basso 8, Maggi 8, Fava ne, Borghi ne, Brogio 6, Negri 9, Giglioli 2. All. Cavalieri.
Madel: Savio 10, Fimiani, Amoni 7, Nucci 24, Fasano ne, Percan ne, Granata 6, Zanoni 6, Lugli 20, Parma Benfenati 24, Trost ne. All. Giuliani