Repetita juvant, dicevano un qualche migliaio di anno fa. E allora, la Fortitudo fa 1-0 con Treviso come fatto dodici mesi fa, alla fine di una partita dove, a leggere le cifre, vai te a spiegare come alcune cose, rimbalzi in primis, contino qualcosa: certo, come no, 23-41 il computo finale, 76-94 la valutazione, e quel dato dei tiri liberi (20-39) che a fine gara ha fatto parlare sia Boniciolli che Pillastrini, in un gioco delle parti che chissà, poi, se qualcuno ascolterà. Ma chissenefrega, se poi alla fine viene fatto 1-0 con una prova di pazzesca solidità difensiva prima, e di non scontato attacco poi, perché metterne 78 in casa di una squadra che di solito se va bene ne concede 10 di meno è, come dicono i ggiovani, tanta roba. Sfruttando il fatto di averne 11, quando dall’altra parte bastava un attimo di rifiataggio dei big per andare in tilt (vero Rinaldi? Vero Negri?), anche se non tutti hanno prodotto qualcosa, almeno si è riusciti a tenere alta la pressione, e a dividere i minutaggi in modo e maniera di arrivare, alla fine, con qualche grammo di ossigeno in più.

E quindi ecco spiegato il finale, mettendone 20 nei 7’ finali dopo essere piombati a -6 quasi senza accorgersene. Con l’intelligenza di non forzare mai (3 palle perse, solo 3 palle perse!) e capire dove andare a bussare. A Knox, per esempio, dopo avergli fatto suonare la sveglia. E dando l’impressione, se si può dire, che Treviso contro la Fortitudo abbia ancora davanti i fantasmi della passata stagione. Ovvero, arrivi davantissimo in regular, una partita la vinci di trecento, ma esci fuori. Bene, tra 24 ore vedremo cosa succederà: se i Pilla’s continueranno a non capire da che parte sbattere la testa, o se ripeteranno il massacro della passata stagione. Ricordando che, anche lo facessero, comunque sia il fattore campo è girato dalla parte di Bologna.

Con una prova, come detto, di grande intelligenza, ricordando che i titolari sono tali perché devono dare qualcosa in più, e bravi tutti, a partire da Legion che ha saputo aspettare la partita, Mancinelli che l’ha avuta prima e non se la è tenuta stretta poi, e tutti quelli che, attorno, sono stati sul pezzo. Vedremo, chissà.


Shine on you crazy diamond - Il duo Mancinelli-Legion, ma anche Knox e Candi. Poi, come detto anche dal coach a fine partita, plauso a Montano: gestire gli ultimi possessi, quando era stato chiaro un concetto tipo piuttosto che fargli portare palla la lascio portare a Raucci, e soprattutto non aver ceduto di un centimetro nell’ultima azione. Quando il miglior attaccante veneto ha puntato il presunto peggior difensore bolognese: ha vinto il bolognese.

Another brick in the wall - Qualche soggetto dalla panchina che potrebbe provare a portare qualche mattone e non solo calce, ma vabbè.

(foto Arturo Presotto - Iguana Press - Fortitudo Pallacanestro Bologna)

TROVATO: SIAMO UN GRUPPO CHE HA DIMOSTRATO DI SAPER REAGIRE
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