L'ex Pini: la Fortitudo non è una delusione. E domenica sarà favorita
Giovanni Pini, ex Fortitudo ora a Udine, è stato intervistato da Damiano Montanari su Stadio. Un estratto delle sue dichiarazioni.
Che effetto le farà tornare da avversario in piazza Azzarita? «Mi è capitato solo una volta, cinque anni fa, poco prima del lockdown. Giocavo nella Virtus Roma e perdemmo. Tornare domenica mi farà piacere. Al PalaDozza mi sono sentito a casa, a Bologna ho ancora tanti amici».
Udine si presenterà da capolista del campionato assieme a Rimini. «La classifica ci sta premiando e siamo consapevoli del nostro valore, però il PalaDozza dà alla squadra di casa un fattore campo determinante: per me domenica la Fortitudo sarà favorita».
Quale sarà la chiave del match? «Il PalaDozza avrà un ruolo chiave. Sarà indispensabile per noi non farlo accendere: se il pubblico si infiamma e la Fortitudo acquista fiducia, considerando il talento e l'organizzazione di gioco che ha, diventa difficile arginarla».
Intanto, però, Udine è prima con dieci punti di vantaggio sulla Fortitudo, che oggi è undicesima. Ritiene il campionato dei biancoblù un po' deludente? «Assolutamente no. La squadra ha risentito dei tanti infortuni patiti e non dimentichiamo che la Fortitudo ha conquistato la Supercoppa, il primo trofeo stagionale. Definire deludente il suo percorso fino ad oggi non sarebbe corretto».
Negli anni scorsi la Fortitudo l'ha cercata quando lei giocava a Verona, a Cantù e a Scafati, ma non è mai arrivata la fumata bianca. Le è dispiaciuto? «Confermo, sono stato cercato e mi è dispiaciuto non si sia concretizzato il ritorno in Fortitudo. I rapporti sono buoni e fa sempre piacere avere l'interesse di una società così importante. Non ci siamo incastrati con i tempi».
A 32 anni, pensa ad un futuro nuovamente in biancoblù? «Premesso che oggi penso solo a Udine, è meglio non dire certe cose, che poi non si avverano. Sono un po' scaramantico».