(foto Virtus Pallacanestro)
(foto Virtus Pallacanestro)

Riparte l’Eurolega, e come nelle 2 stagioni passate riparte sui legni di casa per la Virtus. Questa volta a farle visita alla Unipol Arena (ultima partita a Casalecchio fu un mesto VidiVici-CSKA il 30/01/08, 68-92) sarà l’Efes Istanbul, formazione che ha marchiato a fuoco l’ultimo lustro della competizione. Ultima squadra a vincere l’Eurolega 2 volte a fila (che facilmente sarebbero state 3 se l’anno del Covid non avessero fermato i giochi), tant’acqua è passata sotto i ponti del Bosforo da quei recenti trionfi. Tra gli esterni poco è variato, a fianco della superstella Larkin, che nel frattempo ha perso la cittadinanza turca, ci sono ancora il killer Beaubois è il polivalente Bryant, mentre nel reparto lunghi tante novità. Da segnale tra i piccoli la rinnovata fiducia all’italico Thompson dopo un’annata sotto le aspettative ed il tedesco Hollatz, pure lui bisognoso di un rilancio. Dove ci sono le maggiori novità è nel reparto lunghi, colpo dell’estate l’arrivo del francese Poirier dal Real dove faceva coppia fissa con Tavares, a fianco il lettone Smits, reduce da un’ottima annata a Kaunas. Dietro di loto gli arrivi del recente passato, l’ex Brindisi Willis e il centro Oturu, mentre le scommesse maggiori sono nel ruolo di 3, pescando dall’NBA con Johnson (anni orsono bene e Detroit, meno a seguire) e Nwora, molto più a rischio. Il pacchetto indigeno farà comparsate in Eurolega, mentre per le regole più restringenti in BSL potrà trovare minuti, occhio al mestierante Yalmaz e a Osmani. Questa sorta di multinazionale trova alla guida il riconfermato Mijatovic, subentrato a stagione in corso all’uomo ombra di Obradovic, Erden Can, mai entrato in sintonia con le tante, forse troppe, stelle a disposizione. Obiettivo dichiarato i playoff, con la sfida ai cugini asiatici del Fene (l’Efes ha casa nella parte europea di Istanbul) in primis, la Virtus per provare da subito a incanalare nella maniera migliore la stagione dovrà rimembrare la notte magica di aprile quando sbancò la Sinan Erden Spor Salonu. Virtus che nel corso degli anni ha sfilato più giocatori all’Efes, partendo da Dunston per proseguire con Polonara, Zizic e ultimo Clyburn. Se l’uomo che avrà le mani più piene sarà Zizic nel contenere Poirier, fondamentale il lavoro dei piccoli per limitare Larkin, impedendo le sue scorribande al ferro ed i servizi per i compagni (con Beaubois piedi a terra, tagliafuori inutile), compito complesso ma non impossibile, come abbiamo visto alcuni mesi orsono. Nel frattempo, attendendo l’avvio del campionato nazionale, l’Efes si è fatto uno splendido regalo vincendo la Coppa del Presidente (la nostra SuperCoppa) in finale contro il Fene di un punto, Bryant sugli scudi. Banchi potrà schierare tutti gli stranieri arruolabili (fuori ovviamente Cacok), con scelte nel reparto italiano, da verificare se le condizioni di Grazulis possano escludere l’ottimo Akele di Trapani.

 

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