Bogdan “Boscia” Tanjevic è uno dei grandi allenatori che hanno scritto al storia della LBA e del basket italiano.
La sua carriera da coach prende il via a soli 24 anni, quando decide di abbandonare il parquet di gioco per dedicarsi interamente alla sua passione per l’allenamento. Dal 1971 prende le redini del Bosna, squadra che negli anni ’70 porta a vincere tutto sia in patria che in Europa: oltre alla Coppa dei Campioni, infatti, arrivano anche 2 Scudetti e 1 Coppa nazionale.
Dopo 2 anni alla guida della nazionale jugoslava, nel 1982 inizia la sua avventura in Italia alla Juvecaserta. In bianconero resterà per 4 stagioni, lanciando sui palcoscenici della LBA Serie A talenti come Vincenzo Esposito e Ferdinando Gentile, protagonisti poi dello Scudetto del 1991.
Terminata la sua esperienza campana si trasferisce a Trieste, dove con il nuovo proprietario Stefanel impone la propria linea di pensiero, dando spazio ai giovani cestisti. In quegli anni, infatti, arrivano in biancorosso giocatori del calibro di Dejan Bodiroga, Gregor Fučka e Alessandro De Pol. La Stefanel sotto la guida di Boscia risorge: dopo una retrocessione in B, arriva agli inizi degli anni ’90 fino alle semifinali dei playoff Scudetto.
Quando nel 1994 Stefanel decide di diventare title sponsor e proprietario dell’Olimpia Milano, coach Tanjevic e la maggior parte dei giocatori di Trieste si spostano nella città meneghina. L’avventura con le scarpette rosse è vincente: l’anno del 60° compleanno societario, infatti, si chiude con la doppietta Coppa Italia-Tricolore. Dopo una stagione in Francia, gli viene affidata la panchina della nazionale italiana, con la quale riuscirà nell’impresa di vincere l’oro agli Europei del ’99.
Dopo l’addio agli azzurri avvenuto nel 2001, allena diversi club tra cui anche la Virtus Bologna, prima di prendere le redini di un’altra selezione: la Turchia.
In contemporanea con questo impegno, che lo vedrà raggiungere uno straordinario argento nei Mondiali del 2010, allena anche il Fenerbahçe, portandolo a due Scudetti ed una Coppa di Turchia.
Nel 2015 diventa l’unico coach ad aver allenato 4 nazionali diverse, sedendo sulla panchina del Montenegro.
Le sue imprese gli valgono svariate onorificenze, tra cui la Palma d'oro al Merito Tecnico nel 2017 e, nel 2019, è stato introdotto nella FIBA Hall of Fame, dopo essere già entrato in quella italiana nel 2016.
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