Ettore Messina, protagonista di una lunga intervista su Sportweek, l'inserto della Gazzetta dello Sport, ha parlato anche della rivalità tra la sua Milano e la Virtus.

La Coppa Italia? Per una squadra come Milano ogni trofeo è importante. La Final Eight resta un grande appuntamento. Dà una prima graduatoria di metà stagione e porta spesso risultati a sorpresa. Vale così tanto che anche l’Nba sta pensando a un evento di metà stagione stile Coppa Italia o Coppa del Re. Si gioca a Pesaro, piazza importante per il basket, mi aspetto un bel clima.

Messina ne ha vinte 7, 4 con la Virtus e 3 con Treviso. Ricordi paleolitici, ma sempre piacevoli. E so benissimo che nessun risultato è scontato. Nel 2001, l'anno in cui vincemmo con la Virtus, rischiammo di uscire subito alla prima partita. Superammo Biella ai supplementari. Poi abbiamo vinto Coppa, scudetto ed Eurolega...

Sulla stagione di Milano. Non mi ero fatto aspettative precise e sapevo che non sarebbe stato semplice. Allenatore nuovo, gruppo nuovo… Non è per mettere le mani avanti, ma Nikolic. il “professore”, mi diceva sempre che le squadre nuove hanno bisogno di un anno per trovare l’equilibrio giusto

La Virtus è più forte? In questo momento è così, inutile negarlo. Ma fra due mesi...

Sul numero giusto di squadre in serie A. Se negli Stati Uniti, che è il Paese più ricco del mondo c’è spazio per 30 formazioni professionistiche, io credo in Italia il numero giusto sia tra 14 e 16. Forse più 14.

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