Fin troppo semplice, la prima playoff per la Fortitudo (Bologna), in un lunedì sera semplice, o reso tale, da una performance di squadra senza particolare bisogno di esagerazioni ma, soprattutto, senza mai nessuno di quei cali di concentrazione che in altre occasioni avevano reso complicate le faccende, fosse per obbligo di risalita o per incapacità di chiudere. Bene tutti, quindi, rimandando a domani la questione lasciando ad Agrigento il dubbio su cosa fare, per scalfire una Bologna che almeno nella prima puntata della serie non ha avuto nemmeno una cifra statistica da ristudiare (se non, forse, le 10 perse): 41-29 a rimbalzo, il 68% da 2, insomma ci siamo capiti.

Poi i playoff sappiamo come sono fatti, e sappiamo che azzerano il tabellone ad ogni inizio di nuova partita: credere che l’1-0 in questo modo sia già una chiave per il 2-0 è l’errore più grosso, ed è anche sciocco perdere tempo a scriverlo, a leggerlo e ricordarlo. Ma non è mai banale il rammentare la cosa, specie considerando come il passato di queste cose ne racconti eccome: qualcuno ha presente San Severo, con la sconfitta in gara 2 dopo il +50 o quasi in gara 1? Ecco, è di questo che si deve parlare. Come magari l’aver tenuto fuori dai 10 McCamey, ultima tappa del lento finire alla fine del gruppo per l’americano. Che possa essere uno schiaffo morale per ridargli fiducia, dato che tutto il resto non è servito, chissà. Di certo, uno straniero fuori per turnover fa notizia, anche in una Fortitudo dove ci sono tanti italiani da non necessitare di americani da trenta di media. A domani.

Just can’t get enough - Mancinelli e Cinciarini che l’hanno resa in discesa fin dalle prime battute, e tutta una truppa dove nessuno ha tirato i remi in barca. A parte Italiano, appiedato da una ginocchiata senza altre conseguenze se non l’aver visto la gara dalla panca.

It’s no good - 4350 spettatori non sono un gran che, per la prima playoff: vero che di solito quando si deve ritornare al botteghino, per un abbonato, porta a qualche dubbio esistenziale (o forse solo la non abitudine a tornare a metter mano al portafoglio). Però forse ci si aspettava qualcosa di più.

(Foto di Fabio Pozzati/ Fortitudo Pallacanestro Bologna)

2 APRILE, IL GIORNO DELLA FORTITUDO VITTORIOSA A REGGIO EMILIA E DI TEO ALIBEGOVIC
BIGNAMI CASTELMAGGIORE - UPEA CAPO D'ORLANDO 93-91