(Foto Mauro Donati)
(Foto Mauro Donati)

Flats Service Fortitudo Bologna – Mascio Treviglio 78-82

 

Seconda sconfitta consecutiva ed è la prima volta in campionato, per una Fortitudo che palesa più o meno le stesse problematiche di vitalità viste ad Agrigento, con la differenza che qui il fattore campo ha dato una mano, ma che Treviglio è squadra migliore, tutto sommato, dei siciliani. E allora ecco una gara con troppi passaggi a vuoto, specie in difesa, per essere funzionali contro una squadra dal poco dinamismo ma tanta furbizia. E’ andata così, si torna a giocare già domenica: il doppio turno settimanale, forse, non ha aiutato.

 

La cronaca

 

E anche oggi qualche padre non torna a casa dai figli, verga la Fossa in ricordo della tragedia di Suviana, per poi partire con tanti ferri, pini punitivi (Fantinelli e Aradori tolti dopo 200 secondi circa) e immediato ampio spazio collettivo alle panchine. Equilibrio tra gli sdeng, discreta verve degli ex Barbante e Giordano, piccola disparità al 10’ (18-17) siglata da tripla del rientrato Fantinelli.

Tirando forse con più fretta del necessario non sempre si va a fare la scelta giusta, ma con Treviglio che ne mette davvero pochi a spareggiare la faccenda ci pensa il non previsto Sergio, con due triple filate per il 37-28. Di colpo si bloccano gli attacchi, Aradori ne fa 8 per il +10, Treviglio risponde anche con discreti gollonzi, ancora Aradori, 50-42 al 20’.

 

Lenta la difesa di Treviglio, non sempre pronta quella di Bologna, e allora si segna abbastanza per tenere vivo il punteggio, con travasi di bile per Caja quasi ad ogni cesto altrui ma, perlomeno, pronte risposte dall’altra parte del campo. Però l’angolo opposto alla panca F rimane talmente sguarnito da diventare banchetto e sorpasso esterno (63-66), mitigato dall’ennesimo cesto di Freeman pescato a testate. 65-66 al 30’.

Piombata a -4 finalmente la Fortitudo ricorda qualcosa a proposito di quel concetto chiamato difesa, ma Treviglio non si lascia ipnotizzare e risponde, spallata dopo spallata. Si ciccano appoggi, si recuperano palloni ma si sbagliano piazzati, entrando nell’ultimo minuto con 4 da recuperare: bisogna tornare all’Aradori time come ad Agrigento, richiamando alle responsabilità il miglior attaccante dopo troppi minuti silenti. Da -5 a -2, un libero di Pacher, poi Fantinelli e Aradori si perdono nell’ultimo tiro (che risulta poi da due, benchè sbagliato), e fine della serata.

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