Virtus, il punto dopo gara 4. Martedì la decisiva gara 5
Dopo la fine dell'Eurolega, la Virtus sembrava aver beneficiato di quel paio di settimane senza doppio impegno, nelle quali era stato conquistato il primo posto a fine regular season e - si supponeva - era stata messa benzina nel serbatoio per arrivare al meglio ai playoff. Dopo quattro partite contro Tortona, si può dire che di questa supposta brillantezza non c'è traccia.
Di sicuro la situazione fisica non sta aiutando: l'assenza di Lundberg e le precarie condizioni causa influenza di Shengelia (prima) e Belinelli (poi) hanno ridotto di parecchio le frecce a disposizione di Luca Banchi. Però anche chi dovrebbe teoricamente star bene sta dando ben poco, a parte un eccellente Abass, che nelle due partite di Casale spesso è parso predicare nel deserto. Poco da Hackett, poco da Pajola, ondivago Cordinier, poco da tutti i lunghi, dei quali gerarchia e minutaggi non sono ancora chiari.
Nelle due partite casalinghe Tortona ha praticamente sempre condotto, applicando un piano partita semplice, ma molto efficace: quattro piccoli quasi sempre e uso esasperato del tiro da tre. Ha perfettamente funzionato, anche perchè la difesa (e la panchina) bianconera non è mai riuscita a trovare contromisure efficaci. I piemontesi hanno praticamente sempre condotto, e nei rari momenti in cui con grande sforzo la Segafredo era riuscita a rientrare, sono sistematicamente arrivati dei blackout che hanno vanificato tutto: nel terzo quarto di gara 3 era stato Mickey - con alcuni orrori - a ridare l'inerzia a Tortona, ieri un "buco" collettivo che è costato il parziale di 13-0 con cui Candi e compagni si sono ripresi il controllo della partita. Questi passaggi a vuoto non sono nuovi, e a maggio inoltrato si può dire ormai che fanno parte del DNA di questa squadra.
A questo punto, non c'è altro da fare se non prepararsi a una gara 5 scivolosa, in cui la Virtus ha tutto da perdere e Tortona giocherà senza alcuna pressione. Sarà cruciale avere Belinelli e Shengelia in condizioni migliori rispetto a quelle di ieri, ma servirà anche che la squadra tutta trovi al suo interno le risorse (fisiche e mentali) per rispondere al momento negativo, anche perchè l'alternativa è quella di andare a casa. Di sicuro potrà aiutare il vissuto di una squadra che ha disputato una stagione lunghissima. Poi, pensando in ottica futura, bisognerà fare anche qualche ragionamento sul prossimo roster, cercando di aggiungere freschezza e atletismo alla squadra 2024-25.