(foto Virtus Pallacanestro Bologna)
(foto Virtus Pallacanestro Bologna)

VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA – ZALGIRIS KAUNAS 68-71 (15-16, 30-44; 52-60)


Virtus, è crisi. La Segafredo perde la terza partita in Eurolega e non vede la luce in fondo al tunnel. Poco, pochissimo, da salvare anche questa sera, solo la voglia e il sacrificio di Diouf e Pajola (4 recuperi). Intorno a loro il vuoto di un gruppo di giocatori che non è una squadra. Banchi, in confusione, non ha ancora trovato gerarchie e il giusto equilibrio tra i veterani e i nuovi arrivati che hanno visto pochissimo il campo, ad eccezione del sopracitato Diouf e di un altalenante Clyburn. Dopo un primo tempo orribile, la Virtus era riuscita a riportarsi in vantaggio, attraverso una reazione nervosa, nell’ultimo quarto, ma poi i soliti problemi sotto canestro hanno fatto la differenza. Smailagic ha fatto la voce grossa nel pitturato, mentre la Virtus sprofonda sempre più giù.  

Cronaca: dopo le recenti pessime prestazioni Banchi fa partire in quintetto Diouf. E’ il giovane centro bianconero a saltare per la palla a due fronteggiando l’amato, e applauditissimo, ex Dunston. La partita si presenta sporca e ruvida con svariati errori e palle perse da entrambi i lati. Clyburn prova a prendersi responsabilità in attacco e questa è una novità. L’ex Efes ha maggiore confidenza con il tiro dalla lunga distanza, piuttosto che da vicino canestro, e una sua tripla porta la Segafredo sul +5 (12 – 7). Entra Hackett e il playmaker azzurro conferma la sua condizione precaria. La Virtus torna ad avere i suoi blackout e lo Zalgiris si porta in vantaggio, al termine del primo quarto, dopo una serpentina di Francisco: 15 – 16.
Alla prime difficoltà la Segafredo si disunisce mostrando una grave carenza di amalgama. Banchi fatica a gestire la situazione e così i padroni di casa sprofondano a -10 (15 – 25). Priva di sicurezze, i giocatori bianconeri faticano anche a superare la metacampo con disinvoltura e in attacco si affidano a conclusioni individuali che spesso si traducono in palloni regalati agli avversari. Morgan viene mandato in campo dopo i primi 15 minuti di partita. La sosta in panchina della coppia degli orrori Hackett-Zizic fa cambiare nuovamente l’inerzia della partita che torna nelle mani della Virtus. I bianconeri si riavvicinano fino a -2 (26 – 30). Banchi prova la carta Grazulis, anche se ancora visibilmente fuori forma, ma sotto canestro la Virtus non ha molte frecce al proprio arco in questo momento. L’illusione bianconera dura però pochi battiti di ciglia perché lo Zalgiris è più cinico e, spinto da Giedraitis, piazza un parziale di 14 – 4. All’intervallo il tabellone dice 30 – 44. I lituani scappano via. 
La Virtus trova consistenza in difesa solo quando schiera contemporaneamente Pajola e Diouf. Con il loro sudore, sacrificio e applicazione, elementi che molti giocatori bianconeri dal pedigree più importante hanno lasciato negli spogliatoi, la Segafredo rientra fino a -4 (45 – 49). Banchi fa il primo, e unico, cambio del terzo quarto dopo 8 minuti e mezzo. Inevitabile che il quintetto della rimonta abbia una flessione sfruttata dallo Zalgiris per mantenersi in vantaggio. 52 – 60 al 30esimo.
Nell’ultimo quarto si rivede in campo Hackett. Chi torna a nascondersi invece è Clyburn che dopo un buon primo tempo non è pervenuto in attacco nei secondi venti minuti di gioco. Banchi urla, sbraita e si prende un fallo tecnico cercando di dare una scossa emotiva. A rispondere al coach grossetano è Cordinier che accende una scintilla. La Virtus, dopo una lunghissima rincorsa, torna a mettere il muso avanti: 63 – 62 al 36esimo. Come da prassi nei finali di partita, Shengelia si sposta nel ruolo di centro. Il georgiano alza l’intensità e cattura preziosi rimbalzi offensivi, ma in difesa subisce Smailagic che riporta in vantaggio lo Zalgiris (64 – 66). Shengelia è eccessivamente generoso ed esce per falli a poco più di due minuti dal termine della contesa. La formazione di Trinchieri rallenta vertiginosamente in attacco, ma si guadagna vitali viaggi in lunetta per mantenersi in vantaggio di qualche incollatura. L’ultimo ad arrendersi è Pajola che segna la tripla del -2 (68 – 70). Ancora Smailagic fa la voce grossa sotto il canestro bianconero e dalla linea della carità fa 1 su 2. La Virtus ha l’ultimo possesso della partita per provare a mandare la gara ai supplementari, ma le preghiere di Cordinier e di Belinelli non vengono ascoltate. Finisce 68 – 71.  
 

Tabellino

VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA – ZALGIRIS KAUNAS 68-71 (15-16, 30-44; 52-60)

BOLOGNA: Cordinier 10; Belinelli 6; Pajola 11; Clyburn 16; Shengelia 11; Hackett 0; Grazulis 0; Morgan 0; Polonara 4; Diouf 5; Zizic 0; Tucker 5. All. Banchi

ZALGIRIS: Wallace NE; Francisco 11; Lekavicius 4; Brazdeikis 6; Giedraitis 15; Birutis 7; Smailagic 9; Mitchell 4; Dunston 0; Butkevicius 2; Sirvydis 3; Ulanovas 10.

Cagnardi, "Contro Cento un derby pericoloso e importante"
Halftime: Virtus Segafredo Bologna - Zalgiris Kaunas 30-44