PESSIMA VIRTUS, ROSETO PASSA AL PALADOZZA
VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA – VISITROSETO.IT ROSETO 81-92 (17-19, 31-44; 55-62)
Che la Roseto formato playoff fosse ben diversa da quella della regular season era cosa ben nota. La Virtus questa sera se n’è accorta sulla sua pelle. La squadra di coach Di Paolantonio - capitanata da Smith (18) e dal fischiatissimo ex Amoroso (18) - è venuta al PalaDozza e ha semplicemente giocato meglio dei bianconeri, in attacco e in difesa, conducendo sempre le danze e onestamente non dando mai l’impressione di poter perdere, nonostante vari tentativi virtussini di riavvicinarsi. Per una pessima Virtus davvero tanti problemi, uno su tutti i tiri liberi. 15/26 dalla lunetta, 11 errori che sono un’enormità, e che hanno pesato tantissimo nell’economia della partita. E anche i 92 punti subiti (30 nell’ultimo quarto) sono qualcosa davvero difficile da accettare, in casa e nei playoff.
Tra i singoli bene Spissu (16) e Lawson (24), almeno in attacco. Disastrosi invece Rosselli (1/8 al tiro e 2/6 ai liberi) e Umeh (2/10). In difesa c'è poco da dire: hanno sofferto tutti, davvero tutti.
La morale è che Roseto fa saltare subito il fattore campo, per la gioia del suo pubblico presente a Bologna. Martedì si torna in campo, e la Virtus è già con le spalle al muro.
Cronaca: la Virtus ci mette un po’ a segnare il primo canestro, che arriva dopo un’azione con tre errori di Rosselli e altrettanti rimbalzi offensivi. Poi si va avanti tra tanti errori, con Ndoja sugli scudi e Spissu che – per forza di cose – inizia con parecchia fatica. Roseto conduce sempre di qualche punto, e al primo stop il punteggio è 17-19.
Nel secondo quarto Bruttini subisce un paio di falli sotto canestro, ma mette un solo libero. La Virtus attacca male e anche in difesa ha grossi problemi, e sul 21-26 Ramagli è costretto al timeout. Che però serve a poco, perchè Roseto tenta la fuga con sette punti consecutivi di Smith (23-33). La tensione sale, c’è qualche storia tesa tra Ndoja e Smith, e Lawson carica i suoi con due schiacciate in fila. E’ tutto vano però, perché Roseto colpisce prima con Fultz, poi con Amoroso, infine con Smith sulla sirena. 31-44 a metà, massimo vantaggio ospite.
Dopo la pausa la Virtus continua a fare tantissima fatica in attacco, contro l’ottima difesa abruzzese. A un certo punto i bianconeri la mettono sulla bagarre, e i 3500 del PalaDozza si scaldano. Con tanta, tantissima fatica, piano piano la Virtus si avvicina, pur sbagliando tiri liberi a tonnellate. Due triple di Ndoja e Spissu danno alla Segafredo il -3 (55-58). Poi botta per il play sardo, due liberi di Mei, e un contestato fallo a rimbalzo d’attacco di Michelori che regala altri due liberi a Fattori praticamente sulla sirena: 55-62 al 30’.
Ultimo quarto: si parte col festival delle triple. Segnano tutti, e non difende più nessuno. Questo fa il gioco di Roseto, che resta sempre in vantaggio di 6-8 punti. E quando Fultz mette il canestro del -10 (71-81) a 4’ sembra finita. Negli ultimi tre minuti le Vu Nere entrano sul -6. Amoroso mette due liberi, e sullo 0/2 di Rosselli di fatto finisce qui. 81-92 il punteggio finale, esulta solo Roseto.
VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA – VISITROSETO.IT ROSETO 81-92 (17-19, 31-44; 55-62)
VIRTUS: Spissu 16; Umeh 6; Pajola NE; Spizzichini 0; Rosselli 7; Michelori 2; Oxilia NE; Gentile 13; Penna NE; Lawson 24; Bruttini 1. All. Ramagli
ROSETO: Smith 18; Cantarini NE; Piazza 8; Fultz 13; Radonijc 3; Fattori 4; Mei 7; Casagrande 6; Amoroso 18; Sherrod 15. All. Di Paolantonio
(foto Pierfrancesco Accardo)
Che la Roseto formato playoff fosse ben diversa da quella della regular season era cosa ben nota. La Virtus questa sera se n’è accorta sulla sua pelle. La squadra di coach Di Paolantonio - capitanata da Smith (18) e dal fischiatissimo ex Amoroso (18) - è venuta al PalaDozza e ha semplicemente giocato meglio dei bianconeri, in attacco e in difesa, conducendo sempre le danze e onestamente non dando mai l’impressione di poter perdere, nonostante vari tentativi virtussini di riavvicinarsi. Per una pessima Virtus davvero tanti problemi, uno su tutti i tiri liberi. 15/26 dalla lunetta, 11 errori che sono un’enormità, e che hanno pesato tantissimo nell’economia della partita. E anche i 92 punti subiti (30 nell’ultimo quarto) sono qualcosa davvero difficile da accettare, in casa e nei playoff.
Tra i singoli bene Spissu (16) e Lawson (24), almeno in attacco. Disastrosi invece Rosselli (1/8 al tiro e 2/6 ai liberi) e Umeh (2/10). In difesa c'è poco da dire: hanno sofferto tutti, davvero tutti.
La morale è che Roseto fa saltare subito il fattore campo, per la gioia del suo pubblico presente a Bologna. Martedì si torna in campo, e la Virtus è già con le spalle al muro.
Cronaca: la Virtus ci mette un po’ a segnare il primo canestro, che arriva dopo un’azione con tre errori di Rosselli e altrettanti rimbalzi offensivi. Poi si va avanti tra tanti errori, con Ndoja sugli scudi e Spissu che – per forza di cose – inizia con parecchia fatica. Roseto conduce sempre di qualche punto, e al primo stop il punteggio è 17-19.
Nel secondo quarto Bruttini subisce un paio di falli sotto canestro, ma mette un solo libero. La Virtus attacca male e anche in difesa ha grossi problemi, e sul 21-26 Ramagli è costretto al timeout. Che però serve a poco, perchè Roseto tenta la fuga con sette punti consecutivi di Smith (23-33). La tensione sale, c’è qualche storia tesa tra Ndoja e Smith, e Lawson carica i suoi con due schiacciate in fila. E’ tutto vano però, perché Roseto colpisce prima con Fultz, poi con Amoroso, infine con Smith sulla sirena. 31-44 a metà, massimo vantaggio ospite.
Dopo la pausa la Virtus continua a fare tantissima fatica in attacco, contro l’ottima difesa abruzzese. A un certo punto i bianconeri la mettono sulla bagarre, e i 3500 del PalaDozza si scaldano. Con tanta, tantissima fatica, piano piano la Virtus si avvicina, pur sbagliando tiri liberi a tonnellate. Due triple di Ndoja e Spissu danno alla Segafredo il -3 (55-58). Poi botta per il play sardo, due liberi di Mei, e un contestato fallo a rimbalzo d’attacco di Michelori che regala altri due liberi a Fattori praticamente sulla sirena: 55-62 al 30’.
Ultimo quarto: si parte col festival delle triple. Segnano tutti, e non difende più nessuno. Questo fa il gioco di Roseto, che resta sempre in vantaggio di 6-8 punti. E quando Fultz mette il canestro del -10 (71-81) a 4’ sembra finita. Negli ultimi tre minuti le Vu Nere entrano sul -6. Amoroso mette due liberi, e sullo 0/2 di Rosselli di fatto finisce qui. 81-92 il punteggio finale, esulta solo Roseto.
VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA – VISITROSETO.IT ROSETO 81-92 (17-19, 31-44; 55-62)
VIRTUS: Spissu 16; Umeh 6; Pajola NE; Spizzichini 0; Rosselli 7; Michelori 2; Oxilia NE; Gentile 13; Penna NE; Lawson 24; Bruttini 1. All. Ramagli
ROSETO: Smith 18; Cantarini NE; Piazza 8; Fultz 13; Radonijc 3; Fattori 4; Mei 7; Casagrande 6; Amoroso 18; Sherrod 15. All. Di Paolantonio
(foto Pierfrancesco Accardo)