Guido Rosselli è stato intervistato da Damiano Montanari su Stadio.
Ecco un estratto delle sue parole.

La questione Metano Nord. Non ci siamo fatti un'idea e non ci stiamo facendo neanche tante domande. Noi dobbiamo pensare ad allenarci. Quel main sponsor sarebbe stato la ciliegina sulla torta, ma la torta rimane. Siamo dalla parte della società e del presidente. Mai temuto per i nostri stipendi? E' un pensiero che non ci ha mai neanche sfiorato.
Sabato ci sarà il derby. Per me sarà un'amichevole. Martino ci chiederà di fare certe cose contro una squadra che gioca le Coppe e che è di categoria superiore. Noi cercheremo di disputare una buona partita. Mancherà la Fossa dei Leoni, che per noi vuol dire tanto.
Sarebbe stato meglio non giocarlo? No. Le squadre di A2 che vogliono salire in A fanno bene ad affrontare avversarie anche di categoria superiore in precampionato. Mi dispiace solo che in città la partita non sarà vissuta come un'amichevole.
Che accoglienza si aspetta dai tifosi Virtus? Non penso minimamente all'accoglienza che avrò. A 35 anni sono abituato a certe situazioni. Quando sono stato io in Virtus, l'obiettivo è stato raggiunto. La decisione di andare via non è stata mia. Io ne ho preso atto e ho ragionato per il meglio mio e della mia famiglia. Credo che questo non possa essere rimproverato a nessuno.
Rifarebbe la scelta di andare in Fortitudo? Sì. Se fossi andato a Trieste sarei stato promosso, ma avrei fatto una vita diversa. A 35 anni si sceglie anche secondo altri criteri.

(foto Fabio Pozzati)

2 APRILE, IL GIORNO DELLA FORTITUDO VITTORIOSA A REGGIO EMILIA E DI TEO ALIBEGOVIC
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