Il direttore sportivo del Kleb Basket Ferrara Alessandro Pasi, in passato dirigente sia in Fortitudo che in Virtus, è stato intervistato da Damiano Montanari su Stadio.
Ecco un estratto delle sue parole.

Su Hasbrouck, visto inizialmente in Virtus. Ero dirigente responsabile del settore giovanile bianconero, con Giordano Consolini responsabile tecnico, e ricoprivo il ruolo di dirigente accompagnatore della prima squadra. Quell'anno Hasbrouck era uno dei tanti e non riuscì ad incidere come avrebbe potuto e come ha poi dimostrato in A2 a Ferrara, a Piacenza e a Jesi, dove è stato un realizzatore affidabile. In questa Fortitudo può starci. Poi ogni annata fa storia a sé.
Il carattere? Abbastanza introverso, non espansivo, ma sicuramente un bravo ragazzo.


La Fortitudo ha preso Marco Venuto. L'ho avuto l'anno scorso qui a Ferrara. Se i suoi detrattori si riferiscono al fatto che, una volta andato via Marco, la squadra sia cambiata, rispondo che Ferrara ha avuto una prima parte di stagione molto travagliata e che Marco non è stato la causa di questi problemi. Che poi Moreno si sia dimostrato un play più adatto a quella squadra e a quel tipo di compagni, è vero. In un gruppo molto fisico, quasi da corsa, la maggiore fisicità e l'intensità di Yankiel hanno fatto la differenza. Ma attenzione: questo non è un giudizio negativo su Marco. L'anno prima a Biella era stato coautore di un'ottima stagione. Lui è un ragionatore, non fa della fisicità la sua arma migliore, ma è un grande agonista, un ottimo difensore e capisce bene il gioco. E' un play "vecchio stampo". In una Fortitudo piena di talento e con molti terminali offensivi sarà chiamato a gestire i compagni e a recapitare loro la palla al momento giusto. Penso potrà riuscirci bene.

Un giudizio complessivo sul mercato della Fortitudo? Premesso che non posso e non voglio giudicare l'operato di altri, posso dire che, ad un primo sguardo, avrei cercato più fisicità e verticalità sotto canestro. La Fortitudo è una squadra con tanto talento, ma è anche in là con gli anni.
Sotto canestro? Mancano verticalità e fisicità. Questo mi sembra un dato oggettivo.
Il punto di forza? Il talento medio è molto alto, così come è notevole l'esperienza. Penso a Mancinelli, Rosselli, Cinciarini, Hasbrouck, Fantinelli, Leunen: la somma della qualità dei singoli è indiscutibile.


Chi è la favorita per la promozione? Per me Treviso e Tortona arriveranno prime a Est e a Ovest. Poi ci sono società che hanno speso tanto e hanno ambizioni di salire. Molto dipenderà dalla chimica che creeranno.

2 APRILE, IL GIORNO DELLA FORTITUDO VITTORIOSA A REGGIO EMILIA E DI TEO ALIBEGOVIC
BIGNAMI CASTELMAGGIORE - UPEA CAPO D'ORLANDO 93-91