Antimo Martino è stato sentito da Dario Ronzulli di Tuttosport. Un estratto dell’intervista.

“Inizio a realizzare adesso quello che abbiamo fatto. In questi giorni mi sono rilassato passeggiando per il centro e dai tifosi incontrati ho capito ancora di più quanto il popolo fortrtudino sia entusiasta.
Montegranaro ha tenuto ritmi altissimi e Treviso ha fatto un grande torneo in crescendo. Noi abbiamo avuto l'enorme merito di far sembrare facili partite che non lo erano affatto. Ora vogliamo chiudere bene sia nelle 3 giornate che mancano sia nella finale per il titolo, anche se non sarà facile restare concentrati.
Rispetto all’estate? La modifica più importante è stata quella forzata per l'infortunio di Mancinelli nella prima parte della stagione. L'inserimento di Pini in quintetto ci ha portato a modificare il nostro attacco con Leunen più da 4 che da 5 tattico. In generale siamo stati sempre bravi a trovare i giusti equilibri, grazie alle qualità tecniche e all'intelligenza cestistica elevata dei giocatori.
Se sono cambiato? Mi sento più arricchito, senza dubbio. Qui si vive di basket, la pressione quotidiana è più grande. Non è semplice allenare quando sei "obbligato" a vincere ogni sfida.
La squadra del futuro? E’ ancora presto. Il primo passo sarà decidere cosa fare dei membri dell'attuale gruppo che hanno il contratto in scadenza a giugno. Sicuramente abbiamo ben in mente i principi: gerarchie precise, maggiore atletismo adatto alla categoria e soprattutto qualità umane non secondarie rispetto alle qualità tecniche.
Il derby? Sarà bellissimo per tutti, per la città, per i tifosi, per il nostro basket. C'è grande voglia di tornare a giocarlo e lo capisco, ma credo che la cosa più bella sia che la Fortitudo sia tornata in Serie A. Le partite con la Virtus saranno speciali ma fanno parte di qualcosa di ancora più grande”


( Foto Fabio Pozzati/ebasket.it )

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