DJORDJEVIC: "VOGLIO FAME E INTENSITÀ. ALIBEGOVIC? NON MI ASPETTAVO MENO"
Alla vigilia della sfida di domani contro Reggio Emilia, ha parlato Coach Djordjevic.
"Ci aspetta un avversario preparato, che ci ha già fatto vedere di che pasta è fatto. Dobbiamo essere vogliosi e grintosi, con cattiveria affrontare questa partita cercando i due punti. I ragazzi si sono allenati bene, il tampone è andato bene, la quotidianità è questa. Oggi ci aspetta un allenamento in Fiera: c'è qualche acciacco che però rientra nella normalità. Vediamo oggi se Pajola potrà rientrare con la squadra, in questo momento aspetto notizie da lui e dai medici. Abbiamo lavorato sulla durezza, abbiamo capito quello di cui abbiamo bisogno sempre. La nostra squadra non si può permettere delle pause, mentali e tecniche, abbiamo messo l'attenzione su questo aspetto."
"La voglia è quella di avere tutti in buona forma, fisica e psichica. Il mio investimento personale è stato quello di portare a cena Josh Adams la sera prima della partita con il Kuban, è anche questo il dovere del coach. Noi dobbiamo essere intensi per 40', è il nostro obiettivo e su questo lavoriamo, a volte ci riusciamo e altre volte no. I giocatori devono avere la testa vuota per reagire bene sul campo, soprattutto in questo inizio di stagione. La squadra non può dipendere da un giocatore, non funziona che entra lui e la sistema lui. Voglio la fame, è la parola chiave: dimenticare il passato, farsi un bagno di umiltà ed andare a giocare ogni partita fino alla fine."
"Una cena con Adams? Si, è una cosa che sentivo di fare per rassicurarlo e rasserenarlo, anche se credetemi se vi dico che abbiamo parlato poco di basket. Non c'è bisogno che lui ogni possesso dimostri di essere fortissimo e bravissimo. L'obiettivo non deve essere la propria prestazione personale secondo chissà quali criteri."
La crescita di Alibegovic? "Non mi aspetto meno, ma devo dire che ha reagito come sa fare. È un ragazzo con tanto coraggio e tanta forza, ha un fisico micidiale molto simile a suo padre. Noi dobbiamo sfruttarlo bene, deve imparare a leggere la pallacanestro: le letture sono il nostro punto forte ma allo stesso tempo il punto debole quando non siamo concentrati."