La peggior Virtus della stagione, e non è particolarmente bello che sia successo dopo la sosta. I bianconeri sono partiti bene, anche troppo, ma poi si sono sciolti appena si è iniziato a fare sul serio, e quando Sassari è salita di colpi non c’è stato nessuno in grado di rispondere. L’ennesima brutta prova difensiva (altri 86 punti in casa) e l’ormai consueta poca solidità a rimbalzo (ben 11 offensivi concessi). E infine, e anche questa è una costante, la mancanza di alternative a Tony Taylor, ieri piuttosto nervoso. Non è una novità nemmeno questa, ma con lui in campo i bianconeri erano in partita: senza, è arrivato il break del terzo quarto, poi rivelatosi decisivo.

Andando oltre la singola partita, probabilmente è giunto il momento di interrogarsi, in ottica Final Eight (Alessandro Dalla Salda ieri ha cercato di fare il pompiere, spiegando che la Virtus punta soprattutto ai playoff, ma Luca Baraldi in settimana era stato molto chiaro: trattasi di obiettivo da “centrare assolutamente”), ma soprattutto per il futuro del campionato.
Certo, l’assenza di Kelvin Martin pesa moltissimo, soprattutto in termini di energia e difesa, che comunque non sembra essere molto nel DNA di questa squadra, con poche eccezioni. E il campo lo dimostra: 86.6 punti subiti di media, peggio fanno solo Pistoia, Cantù e Trento.
Ma oltre a questo paiono esserci alcuni problemi strutturali, che dopo più di due mesi di partite ufficiali stanno emergendo in maniera chiara. Il primo è la fisicità sotto canestro. Kravic è un giocatore duttile e Qvale (al netto dei problemi fisici) un giocatore solido, ma nessuno dei due è un rimbalzista sopra la media, e nemmeno M’Baye lo è. E questo la Virtus lo sta pagando. I bianconeri sono terzultimi come rimbalzi catturati (34.1, peggio fanno solo Trento e Reggio) e i peggiori della serie A come rimbalzi concessi agli avversari, 39.4
Poi, come si diceva, sembra mancare una vera alternativa a Taylor. Pajola e Cappelletti fanno il possibile, ma se l’ex Banvit è in panchina l’attacco bianconero si ferma, e si va quasi sempre di iniziative individuali. E questo forse è il problema principale.

La proprietà si è detta disposta a intervenire, in caso di bisogno. Il calendario non fa sconti, e i bianconeri sono attesi da un mese di dicembre davvero impegnativo, praticamente tutto in trasferta. Oltre a cercare di recuperare Martin prima possibile, se si vorrà alzare l’asticella con un intervento sul mercato, probabilmente bisognerà partire da uno di questi aspetti problematici. Per il momento nulla è perduto: la classifica dice 4 vittorie e 5 sconfitte, e gruppo 7°-10° posto, in coabitazione con Trieste, Pesaro e Sassari.

(foto Fabio Pozzati - ebasket.it)

2 APRILE, IL GIORNO DELLA FORTITUDO VITTORIOSA A REGGIO EMILIA E DI TEO ALIBEGOVIC
LO SFOGO DI MATTEO BONICIOLLI