MILANO - VIRTUS, PAGELLE E INTERVISTE
VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA
Punter voto 5 - Nel primo tempo è forse l’unico a salvarsi. Poi sparisce dalla partita, anche per problemi di falli.
Martin voto 5 - Prova invano ad arginare i play avversari, stavolta dietro fa più fatica del solito, a parte nel miglior momento dei suoi
Moreira voto 6 - E’ abbastanza fallo, e perde un paio di palloni banali. Ma è anche uno dei pochi che riesce a fare davvero male alla difesa avversaria.
Pajola voto 4.5 - In attacco – come sempre – incide poco o nulla. Oggi fatica anche dietro, ed è più falloso del solito.
Taylor voto 7 - E’ l’unico che ci prova fino alla fine. Inarrestabile in penetrazione (7/7 da due), è anche bravo ad armare la mano dei lunghi nel terzo quarto. Totalmente insostituibile, e appena scende per rifiatare si fa buio.
Baldi Rossi voto 5.5 - Gioca poco, e nel momento peggiore dei suoi. Però non sembra demeritare.
Kravic voto 6.5 - Molto efficace in attacco nel terzo quarto, fa assolutamente il suo.
Aradori voto 5 - Continua nel suo momento negativo. Fiammata a inizio ultimo quarto, per il resto difficoltà al tiro e soprattutto fatica dietro.
M’Baye voto 4.5 - Fa parecchia fatica contro gli avversari, e in attacco è decisamente spuntato (3/10). Non gli riesce la prova da ex, decisamente.
Sala Stampa, a cura di Paolo di Domizio
Le parole di Stefano Sacripanti - Partita abbastanza facile da commentare: non poteva pensare di venire qui a vincere giocando con la mollezza dei primi due quarti, senza menare, senza crederci, senza aggressività, in difesa e un po’ anche in attacco dove abbiamo sbagliato cose facili. 20/31 ai tiri liberi, sbagliandone 5 nei primi due quarti, abbiamo sbagliato tiri da sotto facili e così non puoi pensare di vincere e di questo ne parlerò bene con la squadra. Nel momento in cui abbiamo pressato e allungato la difesa con energia, siamo riusciti a recuperare ed arrivare da -16 a -4, però chiaro che i giocatori che fanno il break devono essere sostituiti. Quello che mi è dispiaciuto è stato iniziare così. Alla fine del terzo quarto, per quello che avevamo fatto, essere a -9 ci ha tagliato le gambe e poi è bastata una “spallata” di Milano. Bisognava fare uno sforzo per 40’ e non uno sforzo eccessivo solo per qualche minuto. Loro hanno fatto quello che dovevano fare, hanno rotazioni lunghe e hanno avuto la meglio.
L’approccio sbagliato non me lo spiego, gli stimoli c’erano. Non bastava fare una buona partita, perché altrimenti perdi. Bisognava combattere ogni secondo e sinceramente mi aspettavo qualcosa di molto più forte, a livello di carattere. Come in Coppa il carattere lo abbiamo tirato fuori dopo, questa è la cosa che mi disturba maggiormente oggi. Non c’è amarezza per l’occasione persa, Milano al di là delle assenze ha un poster profondo e in casa non ha mai perso. E’ arrabbiatura la mia, questa partita non mi fa dormire la notte prima, nonostante io abbia 50 anni. Avrei voluto vedere tutti uscire per cinque falli, questo mi interessava e questo l’ho visto solo per pochi minuti nel terzo quarto. Non è un’occasione persa, non potevamo pensare di venire qui e svegliarci tardi.
Le parole di Simone Pianigiani - Mi è piaciuto l’approccio, anche Mike James prima di uscire ha lasciato un’impronta e siamo partiti molto forte. Quando l’abbiamo perso, c’è stato un momento di smarrimento perché la partita era ancora lunga ma non potevamo gestirla. Poi abbiamo ripreso a macinare gioco e abbiamo finito molto bene. Sono stati bravi tutti a farsi trovare pronti: capisco che non sia facile farlo sempre ma nelle grandi squadre non può che essere così. Stasera abbiamo battuto il record di quintetti mai schierati prima, con Brooks da 5, Micov anche da 2, portatori di palla vari. Della Valle da playmaker ha pensato più a costruire per gli altri che a segnare. Chiaro che la stessa partita a Firenze sarà molto diversa. La difesa? Cifre alla mano dove siamo carenti è nel difendere il contropiede avversario e questo qualche volta dipende dall’attcco che non è cinico oppure magari non spendiamo falli nel modo giusto. Però come con lo Zalgiris è vero che il tipo di mentalità stasera è stato quello giusto.
Nunnally? Lo volevo anche a Gerusalemme poi scelse il Fenerbahce. E’ un giocatore moderno che ha dimostrato di avere solidità difensiva e può aiutarci in due e magari anche tre ruoli, giocare accanto a Micov o in sostituzione di Micov. Non voglio caricarlo di responsabilità: avevamo detto che non cercavamo nessuno per tamponare una situazione, ma solo se avesse avuto senso per il futuro. E lui ce l’ha. Chiaramente, vedremo le condizioni di forma ma l’idea è che giochi a Gran Canaria. Averlo significa essere pronti in caso di emergenza anche nei playoff. Penso a stasera: di tre playmaker ne avevamo disponibile uno e la guardia che può portare palla, Nedovic, non c’era neanche lui. E’ importante poter fronteggiare queste situazioni.
Punter voto 5 - Nel primo tempo è forse l’unico a salvarsi. Poi sparisce dalla partita, anche per problemi di falli.
Martin voto 5 - Prova invano ad arginare i play avversari, stavolta dietro fa più fatica del solito, a parte nel miglior momento dei suoi
Moreira voto 6 - E’ abbastanza fallo, e perde un paio di palloni banali. Ma è anche uno dei pochi che riesce a fare davvero male alla difesa avversaria.
Pajola voto 4.5 - In attacco – come sempre – incide poco o nulla. Oggi fatica anche dietro, ed è più falloso del solito.
Taylor voto 7 - E’ l’unico che ci prova fino alla fine. Inarrestabile in penetrazione (7/7 da due), è anche bravo ad armare la mano dei lunghi nel terzo quarto. Totalmente insostituibile, e appena scende per rifiatare si fa buio.
Baldi Rossi voto 5.5 - Gioca poco, e nel momento peggiore dei suoi. Però non sembra demeritare.
Kravic voto 6.5 - Molto efficace in attacco nel terzo quarto, fa assolutamente il suo.
Aradori voto 5 - Continua nel suo momento negativo. Fiammata a inizio ultimo quarto, per il resto difficoltà al tiro e soprattutto fatica dietro.
M’Baye voto 4.5 - Fa parecchia fatica contro gli avversari, e in attacco è decisamente spuntato (3/10). Non gli riesce la prova da ex, decisamente.
Sala Stampa, a cura di Paolo di Domizio
Le parole di Stefano Sacripanti - Partita abbastanza facile da commentare: non poteva pensare di venire qui a vincere giocando con la mollezza dei primi due quarti, senza menare, senza crederci, senza aggressività, in difesa e un po’ anche in attacco dove abbiamo sbagliato cose facili. 20/31 ai tiri liberi, sbagliandone 5 nei primi due quarti, abbiamo sbagliato tiri da sotto facili e così non puoi pensare di vincere e di questo ne parlerò bene con la squadra. Nel momento in cui abbiamo pressato e allungato la difesa con energia, siamo riusciti a recuperare ed arrivare da -16 a -4, però chiaro che i giocatori che fanno il break devono essere sostituiti. Quello che mi è dispiaciuto è stato iniziare così. Alla fine del terzo quarto, per quello che avevamo fatto, essere a -9 ci ha tagliato le gambe e poi è bastata una “spallata” di Milano. Bisognava fare uno sforzo per 40’ e non uno sforzo eccessivo solo per qualche minuto. Loro hanno fatto quello che dovevano fare, hanno rotazioni lunghe e hanno avuto la meglio.
L’approccio sbagliato non me lo spiego, gli stimoli c’erano. Non bastava fare una buona partita, perché altrimenti perdi. Bisognava combattere ogni secondo e sinceramente mi aspettavo qualcosa di molto più forte, a livello di carattere. Come in Coppa il carattere lo abbiamo tirato fuori dopo, questa è la cosa che mi disturba maggiormente oggi. Non c’è amarezza per l’occasione persa, Milano al di là delle assenze ha un poster profondo e in casa non ha mai perso. E’ arrabbiatura la mia, questa partita non mi fa dormire la notte prima, nonostante io abbia 50 anni. Avrei voluto vedere tutti uscire per cinque falli, questo mi interessava e questo l’ho visto solo per pochi minuti nel terzo quarto. Non è un’occasione persa, non potevamo pensare di venire qui e svegliarci tardi.
Le parole di Simone Pianigiani - Mi è piaciuto l’approccio, anche Mike James prima di uscire ha lasciato un’impronta e siamo partiti molto forte. Quando l’abbiamo perso, c’è stato un momento di smarrimento perché la partita era ancora lunga ma non potevamo gestirla. Poi abbiamo ripreso a macinare gioco e abbiamo finito molto bene. Sono stati bravi tutti a farsi trovare pronti: capisco che non sia facile farlo sempre ma nelle grandi squadre non può che essere così. Stasera abbiamo battuto il record di quintetti mai schierati prima, con Brooks da 5, Micov anche da 2, portatori di palla vari. Della Valle da playmaker ha pensato più a costruire per gli altri che a segnare. Chiaro che la stessa partita a Firenze sarà molto diversa. La difesa? Cifre alla mano dove siamo carenti è nel difendere il contropiede avversario e questo qualche volta dipende dall’attcco che non è cinico oppure magari non spendiamo falli nel modo giusto. Però come con lo Zalgiris è vero che il tipo di mentalità stasera è stato quello giusto.
Nunnally? Lo volevo anche a Gerusalemme poi scelse il Fenerbahce. E’ un giocatore moderno che ha dimostrato di avere solidità difensiva e può aiutarci in due e magari anche tre ruoli, giocare accanto a Micov o in sostituzione di Micov. Non voglio caricarlo di responsabilità: avevamo detto che non cercavamo nessuno per tamponare una situazione, ma solo se avesse avuto senso per il futuro. E lui ce l’ha. Chiaramente, vedremo le condizioni di forma ma l’idea è che giochi a Gran Canaria. Averlo significa essere pronti in caso di emergenza anche nei playoff. Penso a stasera: di tre playmaker ne avevamo disponibile uno e la guardia che può portare palla, Nedovic, non c’era neanche lui. E’ importante poter fronteggiare queste situazioni.