Valerio Bianchini è stato intervistato da Alessandro Iannacci su Radio Nettuno Bologna Uno.
Un estratto delle sue dichiarazioni sulla sua doppia esperienza bolognese.

"Nel 1997 facemmo la finale contro Treviso, arrivando vicinissimo a vincere in gara 4. Dopo avevo in mente un tipo di mercato, ma la società prese Dominique Wilkins, che era giocatore senza rivali. Che però non passava mai la palla, e aveva accanto Myers che nemmeno lui la passava. Per fortuna in mezzo c'era Rivers, che poteva farne 30 a partita ma preferiva passarla una volta di qua e una di là. Squadra difficile da allenare, ma per me era una sfida vera. Infatti vincemmo la Coppa Italia. Poi però in Eurolega ci fu quel casino tremendo, Savic alzò le mani, Fucka rispose, con finale di tutti i nostri squalificati e loro no perchè Cazzola era un ottimo manovratore. Non piacque al Sultano, che mi licenziò poco prima dei playoff: una cazzata spaventosa, come licenziare il direttore della Rinascente prima di Natale.
Poi andai in Virtus, stupidamente, in una squadra che aveva appena cacciato Tanjevic: uno dei più grossi errori della mia carriera, con Madrigali che aveva difficoltà finanziarie. Periodo molto sfortunato.
Ma a Bologna ho fatto un sacco di derby con squadre fortissime e non in situazioni impari come oggi. Era come sentire lo scorrimento delle placche tettoniche, con l'eruzione durante le partite. In città il basket è come l'opera, è parte della cultura.


Il video integrale dell'intervista

https://www.youtube.com/watch?v=k1v9AkiaJJE

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